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Olimpiadi Tokyo 2020

Il Cio dice sì: bronzo anche per Rosetti, il canottiere fermato dal Covid alle Olimpiadi

Sono cinque le medaglie di bronzo portate a casa dall’Italia nella specialità quattro senza di canottaggio. Il Cio, infatti, ha accolto la richiesta del Coni di premiare anche Bruno Rosetti, risultato positivo al Covid-19 a un’ora dall’inizio della gara e costretto a tifare per i compagni da un hotel Covid di Tokyo. Matteo Castaldo, Matteo Lodo, Giuseppe Vicino e il suo sostituto Marco Di Costanzo sono riusciti a conquistare il terzo posto, nonostante la difficoltà di un cambio di equipaggio avvenuto in extremis.
A cura di Valerio Albertini
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Non potrà fregiarsi di averla vinta in acqua, insieme ai suoi compagni, ma una medaglia è pur sempre una medaglia, e Bruno Rosetti ha meritato di ottenerla. Il Cio, infatti, ha accolto positivamente l'istanza presentata dal Coni nei giorni scorsi, accettando di premiare con il bronzo anche il canottiere italiano costretto a guardare i compagni dalla TV dopo la sua positività al Covid-19, arrivata a pochissime ore dalla gara. Per la prima volta nella storia del canottaggio, dunque, la specialità del quattro senza avrà cinque medaglie.

Tre giorni fa, l'equipaggio italiano aveva portato a casa un grandissimo terzo posto alle spalle di Australia e Romania, viste le circostanze in cui questo è arrivato. Gli azzurri protagonisti della gara sono stati Matteo Lodo, Matteo Castaldo, Giuseppe Vicino e Marco Di Costanzo, quest'ultimo costretto ad abbandonare il due senza per sostituire Rosetti nel quattro senza. Ad annunciare la scelta di premiare anche l'atleta fermato dal Covid-19 è stato il direttore sportivo del Cio Kit McConnell, dopo che il comitato ha scelto di estendere la norma del regolamento olimpico che prevede la medaglia anche per gli atleti degli sport di squadra costretti al forfait a competizione già iniziata, visto il contributo di Rosetti nel raggiungimento della finale.

La frustrazione di Rosetti per la mancata partecipazione alla finale

Una piccola consolazione, dunque, per il 33enne ravennate chiuso in un hotel Covid di Tokyo dallo scorso 28 luglio, costretto a una quarantena di almeno 12 giorni. A un'ora dall'inizio della gara, Rosetti è risultato positivo al test salivare, nonostante abbia ricevuto entrambe le dosi del vaccino Moderna prima di partire per il Giappone. Asintomatico, era anche reduce da ben 15 giorni all'interno della bolla di Tokyo, visto che era partito dall'Italia il 12 luglio scorso. Le precauzioni, però, non sono bastate e il canottiere ha visto infrangersi la possibilità di combattere per l'oro insieme ai suoi compagni, poco prima dell'inizio della gara.

Frustrazione inevitabile per Bruno, come si evince dal racconto delle sue condizioni fatto dal responsabile medico della federazione italiana Nicola Pucci: "Sta bene fisicamente, ma è distrutto dal punto di vista psicologico". La rabbia è condivisa anche dai suoi compagni, che hanno visto compromessa la possibilità di vincere una gara in cui partivano da favoriti, sia a causa della sostituzione dell'ultimo minuto sia per la brutta manovra dell'equipaggio inglese, che ha invaso la loro corsia quasi speronando l'imbarcazione.

Il dispiacere è tangibile nelle parole di Matteo Lodo, il quale non si dà pace per quanto accaduto a Rosetti: "Siamo delusi e felici al tempo stesso. Ci è successo di tutto, non si era mai visto un cambio di equipaggio così all’improvviso. Ci dicono che fanno di tutto per tenerci in un ambiente protetto e poi le cose vanno così. Non capisco proprio come sia potuto succedere". Ora, per Bruno è arrivata una piccola consolazione, una medaglia che si è guadagnato nonostante non sia potuto essere protagonista al fianco dei suoi compagni.

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