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Scandalo Fifa, il ministro della Giustizia USA: “Sradicheremo la corruzione nel calcio”

Maxi-retata a Zurigo da parte delle autorità americane e svizzere contro i vertici dell’organismo che governa il calcio. L’accusa principale è corruzione. Nel mirino le gare per aggiudicarsi i Mondiali, così come gli accordi per il marketing e i diritti tv. “Il presidente Blatter non è coinvolto direttamente. Noi siamo parte lesa” dice il portavoce FIFA in conferenza stampa.
A cura di Biagio Chiariello
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UPDATE: Il caso Fifa rischia di innescare un caso diplomatico tra Mosca e Washington. dopo gli arresti e le accuse giunte dagli Stati Uniti, infatti in serata è arrivato un duro monito dalla Russia che mette sotto accusa la giustizia a stelle e strisce. "Senza entrare nel dettaglio delle accuse contestate, sottolineiamo che stiamo assistendo ad un altro caso di illegale applicazione extraterritoriale delle leggi degli Stati Uniti" ha affermato Aleksandr Lukashevich, portavoce del ministero degli Esteri russo a proposito degli arresti di stamani tra i vertici Fifa, aggiungendo: "Ancora una volta esortiamo Washington a smettere di cercare di ergersi a giudice all'esterno dei suoi confini e di seguire le procedure legali internazionali generalmente accettate". "La campagna della candidatura della Russia per ospitare il Mondiali di calcio del 2018 è stata fatta in completa conformità con le norme etiche della Fifa e il comitato organizzativo dei Mondiali è pronto a collaborare all'esame di tutte le circostanze legate dalla campagna per la candidatura" ha concluso il portavoce del ministero degli Esteri russo. Intanto l'Uefachiede di rinviare le elezioni presidenziali della Fifa in programma venerdì, spiegando: "Il prossimo congresso rischia di trasformarsi in una farsa e le Federazioni europee dovranno valutare se sia il caso di parteciparvi".

UPDATE – Loretta Lynch, ministro della Giustizia statunitense e in passato procuratore generale del distretto orientale di New York che ha coordinato le indagini, ha espressamente parlato di "dilagante, sistemica e radicata negli Stati Uniti e all'estero". Il ministro, che ha formalizzato le accuse di corruzione e riciclaggio nei confronti di alcuni uomini di punta della Fifa: "Sradicheremo la corruzione dal calcio mondiale". "Hanno fatto tutto ciò ripetutamente, anno dopo anno, torneo dopo torneo", ha spiegato Lynch nel corso di una conferenza stampa a New York. Il ministro ha parlato di "milioni e milioni di dollari frutto di corruzione, riciclaggio e di attività di criminalità organizzata".  Secondo il dipartimento alla giustizia statunitense l'ex vicepresidente della Fifa, Jack Warner, avrebbe preteso una cifra di 10 milioni di dollari in mazzette dal governo del Sudafrica che ha ospitato i mondiali di calcio del 2010. Per la Lynch la corruzione "si estende almeno a due generazioni di funzionari che avrebbero abusato della loro posizione per l'acquisizione di milioni di dollari in tangenti e bustarelle".

Dagli Stati Uniti arrivano accuse pesantissime nei confronti della FIFA (Federazione internazionale di calcio). Le autorità svizzere, su ordine dell'Ufficio federale di giustizia (UFG), avrebbe arrestato all'alba a Zurigo, per presunta corruzione, alcuni responsabili della più importante lega calcistica mondiale, presieduta da Sepp Blatter, che a sua volta sarebbe indagato dall'Fbi, pur non essendo stato rinviato a giudizio. L’indagine, condotta dal Dipartimento della giustizia americano, coinvolgerebbe fino a 14 persone – secondo fonti investigative citate dalla Cnn – che potrebbero essere a breve estradate e processate davanti alla corte federale di Brooklyn, a New York.

Le accuse contro la Fifa

Le accuse non si fermano alla corruzione, ma includono anche il riciclaggio di denaro e il racket e riguardano anni e anni di frodi ai vertici dell’organismo internazionale del calcio. Nello specifico, riguarderebbero le gare per aggiudicarsi i campionati mondiali, così come gli accordi per il marketing e i diritti televisivi. Le indagini riguardano anche tangenti "per un totale di oltre 100 milioni di dollari" legate alle offerte commerciali risalenti a tornei di calcio negli Usa e in America Latina negli anni '90.

Chi sono gli accusati

Il blitz delle autorità elvetiche sarebbe avvenuto al Baur au Lac hotel, uno degli alberghi più rinomati a Zurigo, dove si sta svolgendo il meeting annuale dell'organismo che governa il calcio mondiale. Tra i dirigenti Fifa ricercati figurerebbero Jeffrey Webb delle isole Cayman, vicepresidente del Comitato esecutivo della Fifa; Eugenio Figueredo dell’Uruguay, anch’egli vicepresidente del Comitato esecutivo e fino a poco tempo fa numero uno della Federazione in Sudamerica e Jack Warner di Trinidad e Tobago, ex membro del Comitato già accusato di numerose violazioni. Eduardo Li, presidente del Costa Rican Soccer Federation, sarebbe stato fatto passare da una porta laterale dell'hotel. Successivamente sarebbe stato visto uscire con il bagaglio, con tanto di logo della Fifa. I media americani scrivono che, oltre a questi, tra gli indagati ci sarebbero anche  Julio Rocha, Costas Takkas, Rafael Esquivel, Josè Maria Marin, ex presidente della Federcalcio brasiliana, e Nicolas Leoz, fino al 2013 alla guida della Conmebol.

Va detto che la Federazione guidata da Blatter – che in questo caso risponderebbe solo indirettamente delle forti accuse – è stata indagata già in passato dall'Fbi. E puntualmente ha respinto le accuse.

Anche la Svizzera apre un'inchiesta

Anche il pubblico ministero elvetico ha inaugurato una procedura penale per sospetta gestione sleale e riciclaggio di denaro riguardante l'attribuzione dei Mondiali di calcio 2018 e 2022. Lo fa sapere in un comunicato ufficiale la giustizia svizzera, che ha proceduto a perquisizioni presso la sede della Fifa a Zurigo, sequestrando  documenti e dati elettronici.

"Noi della Fifa siamo parte lesa, Blatter non coinvolto"

"La Fifa ha accolto positivamente questa inchiesta, stiamo cooperando con la giustizia svizzera e abbiamo acconsentivo a tutte le richieste di informazioni. In questo caso la Fifa è la parte lesa, è vittima delle circostanze". Sono le parole di Walter Di Gregorio, direttore delle Comunicazioni della Fifa, in una conferenza stampa sull'inchiesta che ha portato stamane all'arresto di sei dirigenti della Federazione. "E' nel nostro interesse riuscire a rispondere a tutte le domande che restano ancora aperte", dice Di Gregorio, che poi sottolinea più volte che "il segretario generale (Valcke, ndr) e il presidente (Blatter, ndr) non sono coinvolti in questo procedimento". Il Congresso in programma venerdì che ri-eleggerà l'attuale presidente non sarà rinviato: "Andremo avanti col programma e ci saranno le elezioni" ha detto il portavoce, rivelando la conferma di Blatter. Non si dimetterà, assicura De Gregorio, rispondendo alle domande dei giornalisti: "Perché dovrebbe farlo o non candidarsi se non è investigato?"

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