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Guerra in Ucraina

Dieci medagliati al comizio di Putin con la Z sul cuore: vergogna sulle Olimpiadi in mondovisione

In occasione delle celebrazioni della Russia per l’annessione della Crimea e del comizio di Putin, presenti anche atleti olimpici russi. Il loro atteggiamento ha indignato il mondo dello sport: una vergogna per l’Ucraina sconvolta dalla guerra.
A cura di Marco Beltrami
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Dalle macerie dell'Ucraina con le immagini terribili delle città devastate e della popolazione in fuga, alle celebrazioni di Mosca con il tripudio per il presidente Putin. Le scene di quanto accaduto allo stadio olimpico Luzhniki gremito in occasione delle celebrazioni per l'anniversario dell'annessione della Crimea alla Russia, rappresentano inevitabilmente un pugno nello stomaco per chi sta combattendo e soffrendo per le conseguenze dell'invasione in ucraina. Diversi gli sportivi ucraini che hanno alzato ancora una volte la voce sui social mettendo a confronto i video di quanto sta accadendo in patria, e dei festeggiamenti di Mosca. Anche perché in occasione del comizio di Putin nello storico impianto moscovita, c'erano anche diversi atleti e medagliati olimpici.

In quella che è sembrata quasi un'adunata da parte del presidente Putin, hanno partecipato dunque anche celebrità del mondo dello sport della Russia. Le immagini dello stadio Luzhniki, colorato dalle bandiere russe hanno evidenziato la presenza di diversi volti noti che hanno partecipato alla celebrazione del proprio Paese ostentando le medaglie olimpiche e iridate conquistate in carriera. Anche a loro è stata concessa la passerella, fino alla pedana dove hanno ricevuto l'ovazione del pubblico. Tutti con il completo sportivo ufficiale con la bandiera russa ben visibile, le medaglie olimpiche e iridate al collo, e soprattutto la Z. La lettera simbolo dell'invasione in Ucraina posizionata all'altezza del cuore, da alcuni di loro è stata anche "evidenziata" con la mano.

Una situazione che ha creato non poco imbarazzo e indignato il mondo dello sport e anche il Comitato Olimpico Internazionale. Non bisogna dimenticare che poche settimane fa, molti di questi atleti hanno gareggiato ai Giochi di Pechino, sotto la bandiera del ROC (Comitato Olimpico Russo che ha sostituito la bandiera a causa dello scandalo del "doping di Stato), proprio quando il conflitto tra Russia e Ucraina era prossimo. Molti dei presenti, soprattutto i ginnasti sono stati anche colpiti da sanzioni e banditi dalla partecipazione alle competizioni della Federazione internazionale di ginnastica, fino a data da destinarsi. Il forte sospetto a tal proposito è che molti degli atleti, soprattutto i più giovani, come per esempio la coppia Listunova-Urazova e le gemelle Averina, siano state obbligate a partecipare a questa manifestazione per motivi di propaganda.

Ma quali sono stati gli atleti russi che hanno preso parte alla celebrazione russa? Da Aleksandr Bolshunov fondista plurimedagliato olimpico, oro nella staffetta e nello sprint a squadre, argento nella 15 km a Pechino a Evgenij Rylov nuotatore oro nei 100 e 200 metri dorso e argento nella 4×200 stile libero. Le gemelle Dina Alekseevna Averina e Arina campionesse mondiali e argento olimpico di ginnastica, Evgenia Tarasova e Vladimir Morozov pattinatori sul ghiaccio e medaglia d'argento ai Giochi, Victoria Sinitsina e Nikita Kacalapov anche loro stelle del pattinaggio e medagliati. Assenti nell'elenco ufficiale, ma comunque riprese dalla TV le due baby ginnaste Vladislava Urazova e Viktoria Listunova.

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