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Cosa aspettarsi dall’Italia maschile ai Mondiali di volley: perché è sbagliato paragonarli alle ragazze

Con un nuovo opposto come Rychlicki e la crescita di Bottolo, arriviamo nelle Filippine con prospettive interessanti. Sta al nostro ct far quadrare i conti.
A cura di Jvan Sica
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Ora tocca agli uomini e, come per lo scorso anno alle Olimpiadi, per la Nazionale italiana il confronto sarà il più arduo possibile. Iniziano i Mondiali di volley maschili e tutta l’Italia, termine che si può finalmente usare per la profonda diffusione almeno della notizia della vittoria delle Azzurre, vorrà capire se anche gli uomini sono allo stesso livello.
Diciamolo subito, per togliere qualunque peso eccessivo, la squadra di volley femminile italiana nelle mani di Julio Velasco e Massimo Barbolini è una delle Nazionali più forti della nostra storia e i ragazzi di Ferdinando De Giorgi non sono a quel livello eccelso.

Le tante stelle dell'Italia di De Giorgi

Arriveremo nelle Filippine con una squadra che può di sicuro dire la sua prima di tutto grazie a un telaio di gioco ormai collaudato e a individualità di grande rilievo. Un palleggiatore come Simone Giannelli poche altre squadre possono schierarlo, così come di alto livello sono Alessandro Michieletto, schiacciatore ormai maturo per i palcoscenici più grandi e centrali di sicuro affidamento come Gianluca Galassi e Simone Anzani. C'è una defezione che può pesare molto, quella di Gabriele Lavia, infortunatosi poco prima dei Mondiali e anche un altro problema fisico potrebbe darci delle difficoltà, quello dell'altro centrale Giovanni Gargiulo. Proprio il centrale della Lube Civitanova insieme al compagno di squadra nel club, lo schiacciatore Mattia Bottolo, sono state le note molto liete dell'estate azzurra fino a questo punto, permettendoci di raggiungere la finale della VNL.

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Il cammino dell'Italia nel girone

E poi c’è la grande novità che potrebbe cambiare le traiettorie della nostra squadra. Dopo anni possiamo schierare uno dei migliori opposti al mondo, Kamil Rychlicki, da poco italiano e già protagonista proprio in VNL. Il nostro girone non è impossibile. Esordiremo con l’Algeria, per poi giocare contro il Belgio, che ha un buon opposto, Ferre Reggers quest'anno a Milano, per poi chiudere contro l'Ucraina che non schiera più nemmeno Plotnytskyi, giocatore spesso fondamentale per Perugia in questi anni.

La Francia due volte oro olimpico è tra le favorite

Passato il girone poi agli ottavi ci incroceremo con il girone C e qui iniziano le prime serie difficoltà. C'è la Francia bicampione olimpica di Andrea Giani con tutti i grandi pallavolisti capaci di creare una generazione d'oro e l'Argentina, in questi ultimi anni meno performante nonostante sia più o meno sempre la stessa squadra. Finire come primi del girone diventa necessario per evitare la Francia. Il girone A è costruito per dare delle speranze alle Filippine, al netto dell'Iran, squadra nettamente favorita per arrivare prima, mentre nel B c'è la grande favorita del torneo, la Polonia campione d'Europa in carica e vincitrice dell'ultima VNL dopo che in entrambi i casi ci ha superato in finale.

Andrea Giani è sempre l’allenatore della Francia.
Andrea Giani è sempre l’allenatore della Francia.

Occhio a Polonia e Stati Uniti

La squadra è davvero forte con Leon apparso in grande forma questa estate e il solito set di attaccanti sopra tutti gli altri. In realtà sono ormai almeno quattro anni che la Polonia arriva da favorita numero uno al torneo dell'estate ma spesso ha avuto problemi interni che hanno frenato le sue potenzialità. L'uovo polacco non sai mai come uscirà, bisogna attendere le prime partite per capire.

Nel gruppo D ci sarà un bellissimo USA-Cuba sempre stuzzicante per motivi anche extracampo, mentre nel gruppo E dovrebbe dominare la Slovenia, squadra sempre più quadrata e con una grande ricezione e difesa tornate essenziali nella pallavolo moderna. Il gruppo G è molto interessante per la presenza del Giappone, che abbiamo miracolosamente fatto fuori ai quarti di Parigi 2024 e del Canada, squadra che può avere un torneo da ricordare perché i vari Schnitzer, Hofer, Sclater e McCarthy sono cresciuti in maniera esponenziale nei tornei europei e ora possono dire la loro.

Karch Kiraly è passato dalla nazionale femminile a quella maschile degli Stati Uniti.
Karch Kiraly è passato dalla nazionale femminile a quella maschile degli Stati Uniti.

Nell'ultimo girone ci sarà poi la sfida fra due grandi con un gruppo di giocatori che forse scriveranno l'ultima pagina della loro storia in Nazionale. Il Brasile schiererà Alan opposto, Lucarelli in banda e Flavio come centrale, mentre la Serbia avrà ancora Marko Ivovic, Drazen Luburic e Nikola Jovovic al palleggio. La Serbia però metterà in mostra anche giocatori molto giovani, primo passo per un vero cambio generazionale.

In un Mondiale con due favorite vere, la Polonia per la rosa del team e la Francia perché capace di mettere una marcia impossibile per gli altri, come fatto a Parigi lo scorso anno, l’Italia ha però buone possibilità grazie a un paio di se in grado di cambiare la traiettoria della nostra squadra. Se Gargiulo si rimette fisicamente è un centrale su cui puntare, mentre Mattia Bottolo deve semplicemente fare quello che ha fatto alla Lube per tutto l’anno per essere di altissimo livello. Se poi la diagonale Giannelli-Rychlicki diventa davvero il cuore efficace del nostro attacco, allora possiamo guardare a questo torneo con grandi aspettative. Sarà un Mondiale in cui Ferdinando De Giorgi può essere decisivo, mettendosi in scia di un suo maestro, anzi del maestro di tutti, Julio Velasco.

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