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Clemente Russo non ce la fa, escluso dalle Olimpiadi di Tokyo: “Un pugno allo stomaco”

Clemente Russo non parteciperà alle Olimpiadi di Tokyo. È stata negata la ‘Wild Card’ richiesta sia dalla Fpi che dal Coni per meriti sportivi: per questo Tatanka non riuscirà a stabilire il record 5 partecipazioni ai Giochi Olimpici per un pugile. Grande delusione per l’atleta di Caserta: “Un pugno dritto allo stomaco, di quelli che ti lasciano senza fiato”.
A cura di Vito Lamorte
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Clemente Russo non parteciperà ai Giochi Olimpici di Tokyo. Il pugile campano, simbolo della boxe olimpica italiana, non ha ottenuto dalla commissione del CIO la ‘Wild Card' richiesta sia dalla Fpi che dal Coni per meriti sportivi; visto che il boxer classe 1982 ha in bacheca due argenti olimpici e due ori mondiali. Alle qualificazioni di Londra dell'anno scorso, sospese a causa dell'esplosione della pandemia Covid-19, Tatanka non aveva partecipato per problemi fisici ma era stato considerato eliminato e per questo motivo gli è stata negata anche la possibilità di essere ripescato per il torneo di Parigi, che inizia il prossimo 4 giugno. Clemente Russo puntava alla quinta partecipazione alla manifestazione dei cinque cerchi, record assoluto per un pugile, ma non potrà stabilire questo primato.

Il primo commento del pugile casertano sui suoi canali social lascia trasparire tutta la delusione: "Non trovo le parole per descrivere le sensazioni che provo. Un pugno dritto allo stomaco, di quelli che ti lasciano senza fiato. A un passo da Tokyo 2020, vedo sfumare la possibilità di poter partecipare al torneo di qualificazione. Non c'è una Wild Card a disposizione per l’Italia ma, fino a prima dell'inizio delle Olimpiadi, continuerò ad allenarmi duramente nella speranza che qualcosa possa cambiare e mi venga data la possibilità di giocare le mie carte. Ci arriverei con due ori Mondiali e due argenti Olimpici in quattro edizioni dei Giochi. Questa è storia, nessun potrà mai togliermela. Posso ritenermi un pugile e un uomo fortunato. Un uomo che si è fatto solo, con le proprie mani e che non ha mai avuto sconti da nessuno.Ho dato 30 anni a questo Sport e gli ultimi due mesi prima di Tokyo di certo NON MI FERMO: con fiducia e determinazione aspetto sempre una chiamata, che possa coronare il mio sogno di diventare l'unico pugile al mondo a disputare 5 Olimpiadi!Il 27 luglio, giorno del mio compleanno e a Olimpiadi appena iniziate, saprò dirvi se continuo ancora con il pugilato oppure NO".

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