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A 10 anni rifiuta la medaglia a tavolino con lo sfidante bloccato nel traffico: lo aspetta e vince

Edoardo Ferrari a 10 anni ha dato a tutti una lezione di vita. Un gesto di lealtà sportiva davvero notevole che l’ha visto rifiutare la medaglia che gli era stata assegnata a tavolino. Il suo avversario è arrivato in ritardo e lui l’ha aspettato e ha voluto combattere il match di kickboxing riconsegnando la medaglia.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Edoardo Ferrari ha 10 anni e con un solo piccolo gesto ha fatto capire quali siano i reali valori dello sport. Al Pala Invent di Jesolo, nella finale dei campionati italiani di kickboxing per la categoria Young Cadet 10-12 anni al limite dei 32 chilogrammi nel Light Contact, ha mostrato rispetto e lealtà nei confronti del suo avversario che per pura sfortuna non è riuscito ad arrivare in tempo per il match. Il suo avversario infatti è arrivato in ritardo per problemi di viabilità stradale portando i giudici di gara ad assegnargli la vittoria a tavolino la sua categoria.

Non potevano fare altro, questo è chiaro, nulla contro il povero avversario di Edoardo fermato prima di iniziare dal traffico. "Nel momento in cui il suo avversario è arrivato al Pala Invent ha deciso di rimettere la medaglia ai giudici e combattere la gara" scrive la Federkombat sul proprio account Facebook raccontando con grande orgoglio quanto accaduto esaltando il gesto del piccolo Edoardo diventato immediatamente un campione su tutti i fronti dando una lezione di vita: sportività, professionalità e serietà che non guasta mai nel mondo dello sport.

Il piccolo Edoardo ha dunque deciso di consegnare nelle mani dei giudici la medaglia che gli avevano appena conferito per la vittoria a tavolino del match vista l'assenza del suo avversario. Avversario che però, una volta superati i problemi di viabilità, è riuscito a raggiungere il Pala Invent anche se in notevole ritardo. Edoardo non ci ha pensato su due volte e ha voluto combattere quella gara conquistandosi la medaglia sul campo. "Mi hanno chiesto di combattere dopo un paio d'ore – racconta Edoardo – ero un po' titubante sulla scelta che non mi aspettavo, ma ho deciso di combattere nuovamente, anche perché non ero molto soddisfatto di aver vinto a tavolino".

Una scelta che gli fa onore e che l'ha visto comunque vincere una volta terminato il match battendo il suo avversario. "Mi sembrava giusto dare a lui la possibilità di giocarsela – spiega – anche perché non era colpa sua quanto era accaduto. Il rischio di perdere? Certo, un dubbio mi era venuto, ma sentivo che già la scelta che avevo fatto in sé fosse come una vittoria". Edoardo, di origini piacentine, ha raccontato il suo umore una volta iniziata la gara: "Ho combattuto e sono riuscito a non pensare a quanto accaduto, concentrandomi unicamente sull'assalto ed è arrivata la vittoria anche sul campo". La Federkombat, durante cerimonia di chiusura, ha fatto applaudire pubblicamente il giovane campione e il presidente della regione Emilia-Romagna, ha voluto congratularsi pubblicamente con lui.

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