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Nuova regola anti-razzismo nel calcio: ai calciatori basterà fare un gesto per fermare la partita

La Fifa annuncia misure molto più severe nella lotta al razzismo. Fondamentali saranno anche i calciatori che usando le mani avranno la possibilità di segnalare degli episodi di razzismo con un gesto.
A cura di Alessio Morra
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La Fifa ha annunciato le nuove misure per la lotta al razzismo nel mondo del calcio. Alle tre fasi già stabilite da tanti anni e cioè pausa, sospensione e abbandono, si aggiunge il gesto delle mani. Un ruolo preponderante dunque ce l'avranno ora i calciatori che con un semplice gesto con le mani potranno segnale un episodio e anche stoppare un incontro. I calciatori dovranno tenere le mani incrociate ai polsi e sollevandole in aria.

La lotta al razzismo della Fifa

A Bangkok, dove si sta tenendo il 74° congresso dell'organo che governa il calcio mondiale sono state stabilite le linee guide, che si si dividono in cinque punti, per la lotta al razzismo. La Fifa scrive chiaramente che intende fare del razzismo un reato specifico con l'inclusione obbligatoria nei singoli codici disciplinari di tutte le 211 federazioni affiliate alla Fifa, del reato specifico, e differenziando il razzismo da altri episodi, attribuendo agli atti di razzismo sanzioni specifiche, inclusa l'abbandono delle partite.

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Quale gesto faranno i calciatori per stoppare le partite

In tutte le federazioni affiliate verrà attuata una procedura che sarà obbligatoria e che si svilupperà in tre fasi. In caso di episodi razzismo si sospenderanno le partite, eventualmente i calciatori abbandoneranno il campo, anche in modo definitivo. C'è una novità e non è solo sostanziale, perché ai calciatori verrà consentito di comunicare episodi di razzismi e potranno farlo incrociando le mani ai polsi e sollevandole in aria.

Gli arbitri dovranno essere pronti e lesti a capire e a verificare. La Fifa inoltre fa sapere che verrà creato un comitato antirazzismo composto da ex calciatori che monitorerà e fornirà consulenza sull'attuazione delle azioni. Inoltre spingerà per riconoscere il razzismo come reato penale.

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Una presa di posizione forte quella della Fifa. Il razzismo è una piaga sociale, vera, e lo è anche del calcio. Di casi se ne ricordano, purtroppo, a decine. Tanti calciatori, purtroppo, sono stati vittima di insulti razzisti. Senza andare troppo indietro con la memoria e con i precedenti si possono citare per questa stagione quello relativo a Mike Maignan, in un Udinese-Milan dello scorso gennaio, con il portiere che si fermò con tutta la squadra rossonera, e quelli relativi a Vinicius, l'attaccante del Real Madrid, troppo spesso vittima di episodi di razzismo nella Liga.

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