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Italiano, Benitez e Reina insieme al Napoli: il piano di De Laurentiis dopo Spalletti

La scelta del presidente va oltre la decisione su chi andrà in panchina. Una delle ipotesi che prende piede nella composizione del nuovo staff annovera l’ex tecnico e l’ex portiere oltre all’allenatore attualmente alla guida della Fiorentina.
A cura di Maurizio De Santis
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La scelta del nuovo allenatore nei piani del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis.
La scelta del nuovo allenatore nei piani del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis.

Chi sarà il prossimo allenatore del Napoli? Nella scelta del nuovo tecnico Aurelio De Laurentiis va di campo lungo. Il piano che ha nella sua testa, quello ideale (perché diventi anche reale serve anche che in cabina di regia fili tutto liscio), compare in questo tipo di inquadratura che è più funzionale alla sua narrazione: predomina lo spazio circostante (quella rosa di nomi che da dieci addirittura è divenuta di venti), le figure iniziano a essere riconoscibili. Ci vuole ancora un po' per averle in primo piano, nette e definite. Ma la scena madre, quella rivelatrice, non è poi così lontana.

Il casting per sostituire Luciano Spalletti finora ha fatto registrare sondaggi affascinanti (è il caso di Luis Enrique), candidature tanto entusiasmanti quanto oniriche (Jurgen Klopp), opzioni che sono una via di mezzo tra l'estero e l'Italia (Coinceiçao) oppure qualche scommessa che pure stuzzica (Thiago Motta). Poi ci sono la realtà dei fatti, dei conti e degli investimenti tra staff e mercato, del fiuto e dello sguardo buttato al futuro che hanno portato il presidente a fare la cosa giusta nel corso degli anni. Un paio di volte gli è andata male – come per sua stessa ammissione -, nella maggior parte dei casi le sue sensazioni si sono spesso rivelate giuste.

Rafa Benitez, ex tecnico degli azzurri, potrebbe tornare ma in un'altra veste.
Rafa Benitez, ex tecnico degli azzurri, potrebbe tornare ma in un'altra veste.

E questa volta – secondo quanto risulta a fanpage.it – il produttore del Napoli da scudetto (che sogna la grandeur della Champions), oltre al soggetto, sembra avere già pronti anche gli attori a cui affidare il copione. Due sono una "vecchia" conoscenza – nemmeno tanto lontana nel tempo – poi ce n'è un terzo che è un "mi ritorni in mente" che gli sovviene quando ragiona di identità di gioco, caratteristiche di calciatori che ha in squadra.

Rafa Benitez, l'artefice del Napoli fiorito nella grande bellezza, torna in auge ma nelle vesti di direttore tecnico dal respiro internazionale che occorre per proseguire lungo il percorso di crescita europea della squadra. Certo, va trovato l'accordo economico a corredo di quei contratti ‘universali' che rendono unici nel loro genere quelli di stampo cinematografico prediletti da AdL, ma ha tutte le credenziali giuste perché le tessere del mosaico combacino. È grazie a Benitez se in azzurro arrivò polvere di stelle da Madrid (Callejon, Albiol, Higuain) che ha fatto le fortune del club. Fu lui a chiamare Koulibaly (che pensò a uno scherzo quando sentì chi c'era all'altro capo del filo), a credere in Mertens (riconoscendo il merito di Riccardo Bigon per averlo "preso" anticipando la concorrenza) e ancora in Ghoulam, Jorginho, Reina.

Nel nuovo staff anche un'altra 'vecchia' conoscenza dei partenopei, Pepe Reina.
Nel nuovo staff anche un'altra ‘vecchia' conoscenza dei partenopei, Pepe Reina.

Lo spagnolo è uno dei pochi tecnici con i quali De Laurentiis si è lasciato bene e ha una dote ulteriore (che andrebbe a colmare la partenza di Giuntoli): sa dove e come mettere le mani per fare mercato con "lucida follia" e avrebbe a disposizione una squadra di collaboratori (Micheli e Mantovani) per scandagliare la platea di calciatori più interessanti senza scossoni nonostante l'addio (?) al direttore sportivo nelle mire della Juve.

A proposito di Pepe Reina (sempre che la proposta di rinnovo del Villarreal non gli suggerisca di restare), pure lui tornerebbe a Castel Volturno ma non nelle vesti di portiere bensì di membro dello staff di Benitez, una figura importante all'interno dello spogliatoio, a mo' di vice-allenatore.

È Vincenzo Italiano, ora alla Fiorentina, il possibile erede di Luciano Spalletti.
È Vincenzo Italiano, ora alla Fiorentina, il possibile erede di Luciano Spalletti.

E chi sarebbe, invece, quello che ci mette la faccia e ha l'onore/onere di sedersi sulla panchina che i fregi dello scudetto e dei quarti di Champions? Vincenzo Italiano attualmente alla Fiorentina, la figura scelta nel segno della continuità tattica che non è semplicemente qualcosa che nasce nel solco di Spalletti ma è una traccia molto netta sulla quale il Napoli ha costruito le proprie fortune. E quando se n'è allontanato ha avuto pericolose sbandate. È tutto nelle valutazioni del presidente, almeno per ora. Tra un paio di settimane si capirà se sarà un gran bel film con tanto di sequel oppure solo un "imbroglio nel lenzuolo".

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