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Chi è Mateo Retegui, l’attaccante argentino dell’Italia di Spalletti che “ricorda Batistuta”

Dalla prima convocazione di Mancini alla consacrazione con Spalletti: Retegui continua a trascinare l’Italia con i suoi gol e potrebbe diventare il punto di riferimento per i prossimi Europei.
A cura di Ada Cotugno
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La ricerca di un nuovo centravanti per l'Italia ha condotto Roberto Mancini fino all'Argentina, sulle tracce di Mateo Retegui. Un'eredità pesante anche per Luciano Spalletti che proprio grazie a lui sta cercando di mettere fine all'emergenza dei numero 9 di questa Nazionale: il giovane calciatore del Tigre ha deciso di intraprendere l'avventura azzurra esordendo da titolare nella prima partita delle qualificazioni agli Europei 2024, dove ha trovato subito il gol anche se la rete dell'italo-argentino non ha evitato la sconfitta agli azzurri.

Nato a San Fernando, in provincia di Buenos Aires, il calciatore classe 1999 ha la cittadinanza italiana grazie al nonno materno, originario di Canicattì. Ha esordito nelle giovanili del Boca Juniors ed è titolare nel Tigre, squadra della Primera Division argentina. Nel 2022 ha conquistato il titolo di capocannoniere della Superliga Argentina nel 2022, superando la concorrenza con 19 gol in 27 partite.

Una chiamata del tutto inedita ma il commissario tecnico ha deciso di scommettere tutto su di lui e di dargli fiducia: "è un centravanti classico – ha dichiarato il ct degli Azzurri – io mi ricordo quando Batistuta arrivò in Italia, lo ricorda".

Chi è Retegui, il nuovo 9 dell'Italia

Retegui è stato la novità assoluta all'interno delle convocazioni di Roberto Mancini per le partite contro Inghilterra e Malta, fino a diventare una certezza per Luciano Spalletti che ha deciso di lanciarlo titolare nei suoi esperimenti durante le amichevoli dell'ultima sosta per le nazionali, in preparazione a Euro2024 dove potrebbe essere uno dei grandi protagonisti.

L'argentino ha avuto la possibilità di vestire la maglia degli Azzurri grazie al doppio passaporto, dato che il nonno ha origini siciliane. Ed è bastata una sola telefonata di Mancini per convincerlo ad attraversare l'oceano e incontrare gli altri compagni della Nazionale nel suo primo ritiro in assoluto nel centro sportivo di Coverciano.

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E pensare che il calcio non è lo sport più amato dalla sua famiglia: suo padre Carlos, detto "El Chapa", infatti è stato l'allenatore che ha regalato alla nazionale argentina di hockey sul prato l'oro alle Olimpiadi di Rio, contagiando la moglie e i figli con la sua passione. Mateo, che dal padre ha ereditato anche il soprannome "El Chapita", da piccolo praticava proprio l'hockey.

Retegui ha tutte le caratteristiche che mancano all'attacco dell'Italia in questo periodo: è un attaccante moderno con un fisico importante, veloce, bravo nei duelli aerei e molto generoso con la squadra, ma soprattutto ha il fiuto del gol da grande bomber.

Dopo la Nazionale ha conquistato anche la Serie A dove indossa la maglia del Genoa: in questa stagione ha giocato 22 partite di campionato segnando 6 gol e servendo 2 assist. Nel mezzo però c'è stato un infortunio al ginocchio che lo ha tenuto fuori per diverse settimane, un problema che avrebbe potuto condizionare anche le convocazioni di Spalletti che alla fine ha deciso di puntare su di lui addirittura come titolare.

I paragoni per lui già si sprecano, tra il più moderno Haaland e il Toni formato Mondiale 2006, ma per il momento l'attaccante continua a lavorare a testa bassa concentrandosi solo per fare bene. Mancini in passato ha dichiarato che il giovane Retegui gli ricorda il primo Batistuta.

Dall'esordio al Boca al Tigre

Da adolescente però Retegui ha deciso di seguire il richiamo del calcio che lo ha portato a vestire la maglia delle giovanili del River Plate per poco tempo, per poi passare al Boca Juniors. Grazie a Guillermo Barros Schelotto è riuscito a esordire in prima squadra entrando in campo al posto di Carlitos Tevez, in una sorta di passaggio di consegne con un grande attaccante della storia dell'Argentina che si è trasformato anche in prezioso consigliere.

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Per permettergli di trovare spazio e continuità gli Xeneizes lo hanno girato in prestito prima all'Estudiantes, al Talleres e poi al Tigre ed è qui che è riuscito a fare il grande salto di qualità: nel campionato in corso nessuno può insidiare il suo posto da titolare ed è attualmente il capocannoniere, titolo vinto anche una stagione fa.

Un bomber così non può passare inosservato agli occhi del grande calcio europeo: Retegui è seguito da tempo da diversi club e di recente anche Inter e Milan si sono iscritte alla lista degli ammiratori per il giovane attaccante che potrebbe presto sbarcare in Serie A.

Il futuro in Nazionale

Retegui ha margini di miglioramento importanti e con Spalletti può lavorare per diventare un punto di riferimento anche per la Nazionale. Ormai dalla prima convocazione sotto la guida di Mancini è passato un po' di tempo e anche con l'Italia del nuovo CT l'italo-argentino si sta ritagliando sempre più spazio.

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Da tempo ha cominciato a lavorare a Coverciano, provando a integrarsi all'interno del gruppo azzurro e a superare anche la barriera linguistica. I 4 gol segnati in maglia azzurra lo candidano a essere uno dei protagonisti del prossimo Europeo, quel centravanti che tanto è mancato all'Italia negli ultimi anni.

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