Vladimir Luxuria: “Mi aspetto delle scuse da Nicolas Vaporidis”, si era rivolto a lei al maschile

Chissà se nella puntata di stasera all'Isola dei Famosi Vladimir Luxuria e Nicolas Vaporidis troveranno pace. Nel corso dell’ultima puntata il naufrago si era reso protagonista di uno scontro particolarmente acceso con l’opinionista, collegata dallo studio, alla quale si era rivolto parlando al maschile. Luxuria non l’aveva presa bene e a Fanpage.it aveva raccontato tutta la sua amarezza per quella disattenzione (forse voluta?) che aveva lasciato “trash e pochezza” alla prima serata di Canale 5. Ora aspetta delle scuse.
Per Luxuria lo scivolone di Vaporidis era voluto
L'opinionista non ha dubbi: nella caduta di stile di Nicolas Vaporidis c'era tutta l'intenzione di creare un caso. "Non è stato un errore. L'ho sentito uno, due, tre volte e poi sono sbottata", ha spiegato Vladimir a Fanpage. "Se fosse stato un lapsus non lo avrei fatto". Anche ora che è a mente fredda, passato qualche giorno, si aspetta delle scuse dall'Honduras, come ha specificato ai microfoni de Il Fatto Quotidiano.
Sì, mi aspetto delle scuse e le spero anche. Sono una persona positiva quindi mi auguro che Nicolas – che per altro ha fatto un film che si chiama Outing, in cui affrontava il tema dell’omosessualità, e che nelle varie interviste sembrava aperto – metta un controllo alla sua eccessiva suscettibilità e che capisca di aver detto una cosa sbagliata. Se le scuse arriveranno saranno ben accette. Io non sono mai rancorosa.
Luxuria, la bellezza di essere trans
Dieci anni fa, aveva pensato di sottoporsi all’operazione chirurgica per il cambio del sesso. Poi rinunciò Vladimir Luxuria, che ha trovato un perfetto equilibrio tra anima e corpo. “Oggi sono orgogliosa di come sono”, racconta al Fatto Quotidiano. “Noi trans siamo una bellissima combinazione tra anima e corpo, cultura e natura: io ho cercato di armonizzare le due anime e mi sento donna anche senza aver fatto l’operazione ai genitali. La mia, e quella di decine di altre persone, è una scelta di consapevolezza e autodeterminazione: non devo necessariamente operarmi per sentirmi donna”.