Sigfrido Ranucci con Enzo Iacchetti da Bianca Berlinguer: “Non ho mai pensato che dietro l’attentato ci fosse la politica”

Il piatto ricco della serata di martedì 4 novembre è senza dubbio Sigfrido Ranucci. A È sempre Cartabianca, il conduttore di Report fa segnare la sua prima ospitata a Mediaset dopo il grande clamore per quanto accaduto nell'ultimo periodo: dalla bomba sotto casa fino alle schermaglie con uno dei commissari del Garante della Privacy, Agostino Ghiglia. Ranucci è ospite proprio a poche ore di distanza dall'audizione in Commissione Antimafia ed è ospite nello stesso blocco di un altro grande protagonista delle cronache recenti, ovvero Enzo Iacchetti.
Le parole di Sigfrido Ranucci
Sigfrido Ranucci è tornato nuovamente sull'attentato, precisando ancora una volta di non aver mai alimentato alcun tipo di strumentalizzazione e di non aver mai pensato, o detto, o fatto capire, che si sia trattato di un attentato politico: "Non è mai stata questa la chiave di lettura, ho chiarito tutto molto bene e l'ho fatto ancora una volta con te adesso".
Anche Iacchetti con Ranucci per parlare di Gaza
Nello stesso blocco di Sigfrido Ranucci c'è stato anche Enzo Iacchetti per parlare di Gaza. Il comico è ormai un punto fisso della trasmissione, dopo quanto accaduto proprio in una puntata del programma di Rete 4, nell'ormai celebre scontro con Eyal Mizrahi. Iacchetti ha preso la parola per accendere un faro su quello che sta accadendo ancora a Gaza e soprattutto su quanto accade in Cisgiordania. Ha utilizzato ancora una volta parole molto dure nei confronti del governo di Israele, parlando delle pratiche di tortura dei soldati nei confronti dei palestinesi.
Perché Ranucci a Mediaset è un fatto storico
La presenza di Ranucci su una rete Mediaset segna un passaggio significativo sia per il giornalista sia per il Biscione. Intanto, negli ultimi mesi, il giornalista ha iniziato ad apparire con maggiore frequenza su canali diversi dalla Rai. Secondo alcuni rumors rilanciati da Dagospia, questa sua prima apparizione sul network concorrente non sarebbe stata accolta favorevolmente a Palazzo Chigi. Alcuni esponenti di Governo, proprio in un momento in cui i rapporti tra il conduttore di Report e i vertici di Viale Mazzini sembrano attraversare una fase delicata, avrebbero masticato amaro nel vedere Mediaset – di proprietà della famiglia Berlusconi, e quindi di alleati forzisti – aprire le porte al giornalista.