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“Retroscena fantasiosi”, così La7 risponde al possibile addio di Enrico Mentana

In una nota La7 smentisce le ipotetiche ricostruzioni secondo cui Enrico Mentana sarebbe stato in procinto di abbandonare la rete, dopo la nascita di tensioni con Marco Travaglio. Ipotesi avvalorate dal post criptico pubblicato dal direttore del Tg.
A cura di Ilaria Costabile
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Dopo il post assai cripitico pubblicato da Enrico Mentana sui suoi social, che ha fatto pensare ai più che il direttore del tg La7 potesse lasciare il suo posto, è intervenuta l'emittente con una nota nella quale ha smentito, in maniera categorica, le ricostruzioni degli ultimi giorni.

La smentita di La7

Come anticipato, quindi, in una nota l'emittente di Cairo, allontana la possibilità che Enrico Mentana possa lasciare il suo posto da direttore del tg, ormai un tutt'uno con la sua persona. Circolavano voci su un possibile addio del giornalista a seguito di tensioni con Marco Travaglio, ospite fisso di Lilly Gruber e del suo Otto e mezzo, nate dopo la pubblicazione di una vignetta satirica con protagonista proprio il direttore. Nella nota, quindi, si legge:

La7 smentisce nettamente retroscena fantasiosi apparsi su alcuni organi di comunicazione. Nessuno all'interno della nostra Rete, né tantomeno Enrico Mentana, ha mai posto veti o censure alla partecipazione di chicchessia a programmi o trasmissioni. La7 deve il suo successo al fatto di essere una Rete che da voce a tutti nel pieno rispetto della libertà di informazione.

Il post criptico di Enrico Mentana

Solamente quattro giorni fa, Enrico Mentana aveva pubblicato un post in vista di un anniversario per lui particolarmente importante, quello in cui aveva messo piede per la prima volta a La7. Il giornalista parla dei suoi trascorsi e lascia intendere che, sebbene non avesse mai pensato di lasciare certi posti di lavoro, alla fine si è trovato a cambiare rotta, scatenando così possibili congetture sul significato di queste sue parole:

Il 2 luglio saranno 15 anni da quando presi la guida del TgLa7. Un grande viaggio, anche per me che pure avevo vissuto i primi 12 anni del Tg5, e da redattore ne avevo trascorsi 9 al tg1. Tutti intensissimi, e esaltanti. Tutti affrontati come fosse stato “per sempre”, senza mai pensare a un altrove, a cosa fare dopo. Ma il più grande insegnamento è un altro: devi capire tu quando è il momento di staccare, senza che siano gli altri o il pubblico, a dirtelo

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