Michele Morrone: “Sono un divo internazionale, più bravo di me solo Alessandro Borghi”

Michele Morrone si racconta di fronte a Francesca Fagnani nello studio di Belve. Seduto comodamente su uno sgabello, rivendica innanzitutto il successo raggiunto: “Divo internazionale? Sì, ci ho messo 30 anni”. In generale, infatti, tende ad assegnarsi voti alti a proposito del suo talento: “Attore? Voto 8.- Cantante? Voto 7. Modello? Rappresento un brand importante nel mondo ma non ho mai fatto il modello. Un voto? 6 o 7”. Confida inoltre di non avere mai pensato che non sarebbe riuscito a coronare il suo sogno di arrivare a Hollywood: “
Per me era un percorso che stavo facendo. Pensavo fosse questione di tempo. Ero convinto, non so perché. Non mi sono mai immaginato nel circoletto italiano. Non mi sono mai visto parte di un cinema circoscritto al territorio italiano. Ho approfondito l’inglese proprio perché volevo arrivare lì. E poi in Italia sono il figo che vuole fare l’attore. Non mi prendono a lavorare. Tigna o talento? Ho avuto una bella tigna e una botta di c**o incredibile. L’ho capito e l’ho sfruttato. E oggi sono molto invidiato.
Il rapporto con il mondo del cinema italiano: “Sinistroidi con la boiserie pure nel c**o”
“C’è un grosso pregiudizio su di me. Qui in Italia è come se per essere riconosciuti come attore devi avere l’aria del poeta maledetto, che conosce i poeti, si fa le canne, sinistroidi che hanno la boiserie pure nel c**o. Io non sono così”, dichiara Morrone quando gli si chiede che tipo di rapporto abbia con i colleghi italiani. E sui premi assegnati in Italia, dichiara secco: “Del David di Donatello non me ne frega nulla”. “Il successo mi ha dato un cazzotto enorme”, ha aggiunto, “All’inizio me la sono goduta. Mi sono impegnato da subito a fruttare la mia opportunità, non volevo perdere tempo a farmi girare la testa. Le critiche? Non mi interessano. È la parodia trash di 50 sfumature di grigio? Lo accetto, va bene. Sono quasi d’accordo su questo. C’è da dire però che questo film è diventato iconico perché nel cinema poche volte si vedono scene d’amore così intense”.
Spazio quindi a un aneddoto relativo a un ex collega incontrato sul set della fiction Come un delfino: “Al mio collega che mi disse che non potevo stare sul set perché ero solo una comparsa? Lo saluto. Non dirò chi è ma me lo ricordo bene. Non è un attore importante. Diciamo che dal fare il film, a fare le televendite di notte…La verità è che i leoni non fanno a gara coi gatti”. Convinto di essere riuscito ad approfittare del suo talento, gli riesce difficile, ammette, pensare ad attori che siano più bravi di lui: “Attori più bravi di me? Alessandro Borghi e basta. Quasi tutti gli altri sono peggio di me”.
L’amore con Moana Sorio e la scelta di lasciare la famiglia per inseguire il successo
“In amore non sono bravo, sono distruttivo e mi è successo nell’ultima relazione che ho avuto,. Mi rendo conto di amare l’altra persona più di quanto amo me stesso. Mi dimentico di essere un uomo. Mi annullo e poi questo mi porta a fare stupidaggini”, dichiara ancora Morrone soprattutto a proposito della sua ultima relazione, “È finita perché sono stato un idiota. È una dannazione, perché devo rovinare ciò che amo. Ancora oggi non riesco a capire cosa è andato storto. Non è una vergogna dire che si ama ancora una donna”. In passato, tuttavia, non è andata allo stesso modo e Morrone ha ammesso di avere abbandonato la sua famiglia per inseguire il successo: “Non ero pronto a diventare marito e padre. Sono diventato padre a 24 anni, non avevo una lira, non sapevo dove andare e cosa mangiare. Ero solo sicuro di stare camminando verso la mia strada. Non mi sono pentito di avere lasciato la mia famiglia per rincorrere i miei sogni. Lo trovo un gesto egoista ma mi sono accorto che non volevo fare solo il marito e il padre. Volevo diventare chi sono oggi e ne è valsa la pena”.
Il rapporto con l’alcol e i pensieri bui dopo la rottura con Moaaa Sorio
Morrone non ha negato che, prima del successo, aveva cercato di anestetizzare dolore e frustrazione con l’alcol: “Per non perdere la testa, devi anestetizzare il dolore. Io l’ho fatto col metodo più economico che mi ha portato a bere tantissimo. Bevevo una o due bottiglie di vino al giorno. Una volta sono andato oltre l’oltre e ho rischiato davvero”. Anche recentemente, l’attore sarebbe caduto un una pericolosa trappola: “Durante la mia ultima relazione, c’è stato un episodio che mi è capitato per la disperazione che stavo provando per la fine di questo rapporto e ho toccato il fondo. Sono arrivato a fare pensieri poco leciti su me stesso. Ma non avevo voglia di perdermi e mi sono ripreso”. Infine, una confessione a proposito degli amori omosessuali vissuti lontano dal set: “Quello sul set di 365 non è stato l’unico bacio omosessuale che ho avuto, ce ne sono state altre nella vita. Mi è capitato di baciare altri uomini per una mia curiosità. Non sono state esperienze fisiche, mi è capitato di baciare”. Terribile, invece, l’esperienza con una ex fidanzata il cui ricordo ha archiviato: “Mi drogava. Ci sono state delle situazioni in cui per un bel periodo non ragionavo più bene e mi sono accorto che questa ragazza mi dava delle cose. Non l’ho denunciata, me ne sono andato. Era una persona orribile, è finita nel dimenticatoio. Trovavo dei fiori secchi imbevuti di non so che nelle cose da mangiare”.