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Mauro Coruzzi torna in tv dopo l’ictus: “Lato sinistro in recupero, per un mese non ho parlato”

Mauro Coruzzi (in arte Platinette) torna in tv per la prima volta dopo essere stato colpito da un ictus lo scorso marzo. A Mara Venier, nello studio di Domenica In, ha raccontato come sta oggi: “Non uso ancora perfettamente la parte sinistra. Sto recuperando il linguaggio, per un mese non ho parlato”.
A cura di Elisabetta Murina
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Mauro Coruzzi, in apre Platinette, torna per la prima volta in tv dopo essere stato colpito da un ictus. L'opinionista tv ha raccontato a Mara Venier, nel salotto di Domenica In, come sta oggi e che sogni ha per il futuro.

Come sta Mauro Coruzzi dopo l'ictus

Mauro Coruzzi, rispondendo alla domanda di Mara Venier sulle sue condizioni di salute, ha subito detto di stare bene e di essere autosufficiente. Sta affrontando ancora un periodo di riabilitazione, seguito da un fisioterapista e da un logopedista, che lo sta aiutando a riprendere completamente l'uso della parola:

Riesco a muovermi se pure con molta moderazione. I passi sono lenti, ho ancora non perfettamente in uso la parte sinistra. Sto recuperando alla velocità della luce il linguaggio. Per un mese non ho parlato, scrivevo, altro non potevo. Ancora incespico, soprattutto in situazione come queste. Un miglioramento c'è. 

Coruzzi poi ha raccontato di essere stato fortunato perché un fisioterapista, in casa con lui in quel momento, si è subito reso conto che qualcosa non andava:

Si è subito accorto che qualcosa non andava e nel giro di poche ore ero al Niguarda. Vorrei recuperare il coraggio che ho sempre avuto, non spaventarmi di fronte agli obbiettivi. Vorrei riprendere, sogno di ricominciare le prove per il musical Hairspray. 

Le parole di Coruzzi per Mara Venier commossa

Coruzzi ha ringraziato Mara Venier per averlo voluto nel suo studio e anche per le belle parole spese nei suoi confronti durante il periodo passato in ospedale. Così, scherzando con lei, ha detto:

L'anno prossimo la facciamo Domenica In? Ormai è "Domenica Mara". La capacità che hai di ascoltare, di entrare in empatia con le persone, è una valore aggiunto. Come tutte le persone, nella vita e nel lavoro, hai degli altri e dei bassi e non li nascondi.

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