Laganà: “Mara Venier? La nuova Rai riparta dal correggere questa deformazione”
Le parole di Mara Venier a Domenica In apparse critiche all'indirizzo della madre di Alessandro Impagnatiello continuano a tenere banco, nonostante le scuse arrivate verso la fine della trasmissione. Riccardo Laganà, consigliere d'Amministrazione della Rai, torna a mettere al centro del problema lo strapotere che nell'azienda del servizio pubblico hanno alcuni artisti, autori e agenti, auspicando che il nuovo corso della Rai cominci a correggere proprio questa stortura: "Se i nuovi responsabili volessero cominciare a correggere qualche deformazione del Servizio Pubblico possono partire qui", ha detto.
Il tweet di Riccardo Laganà
Riccardo Laganà, il consigliere d'amministrazione della Rai, ha quindi pubblicato un tweet per ricordare alla "nuova gestione" della Rai quello che è uno dei problemi atavici del sistema: lo strapotere degli agenti e degli esterni rispetto alle tante maestranze che da anni lavorano con enormi sforzi e professionalità per il servizio pubblico.
Questo accade quando direttori e dirigenti, anziché gestire attentamente gli spazi televisivi, lasciano campo libero a certi artisti, autori e agenti. Se i nuovi responsabili volessero cominciare a correggere qualche deformazione del Servizio Pubblico possono partire qui.
Le polemiche
“Sì, signora, suo figlio è un mostro”. Le parole scandite da Mara Venier guardando il centro della telecamera hanno creato un terremoto mediatico. La trasmissione è stata accusata di speculazione sul dolore dopo il commento di Mara Venier alle parole della signora Sabrina, madre di Alessandro Impagnatiello, l’uomo che ha confessato di aver ucciso la compagna Giulia Tramontano a Senago. Alla fine dello spazio di Domenica In, Mara Venier ha voluto ritornare sulla questione chiedendo scusa alla madre di Alessandro Impagnatiello e argomentando ulteriormente: "Sta affrontando un dolore enorme: mi ha devastato dal dolore. Siamo vicini anche a lei, se ho sbagliato chiedo scusa, voglio smorzare subito le polemiche che girano".
