La pace tra Sinner e Bruno Vespa a Le Iene, il giornalista: “Tifo per lui ma doveva giocare la coppa Davis”

Arriva la “pace” tra Bruno Vespa e Jannik Sinner. Dopo le critiche che il giornalista aveva rivolto al tennista in seguito alla scelta di non partecipare alla Coppa Davis, a intervenire è stato Stefano Corti, che ha ripreso il momento della sigla del “patto di non belligeranza” tra i due con le telecamere de Le Iene. Il servizio andrà in onda nella puntata di questa sera.
Bruno Vespa e la carota simbolo di Sinner: il tennista gli scrive una dedica

Intercettato da Corti, che gli aveva portato in omaggio una carota – simbolo legato a Sinner – Vespa ha spiegato i motivi del suo fastidio, precisando al tempo stesso di non aver mai smesso di tifare per lui, pur non condividendone la decisione di prolungare le vacanze e rinunciare al torneo che gli avrebbe permesso di giocare per la nazionale italiana.
“Forza Sinner, per carità, sempre. Io tifo per lui anche mio malgrado certe volte, perché… insomma, fa un bellissimo tennis. Ma deve fare la Coppa Davis, questa non gliela perdono!”, ha dichiarato Vespa, ribadendo la propria posizione rispetto alla scelta del campione.
Jannik, dal canto suo, ha accettato di scrivere una dedica che Corti ha promesso sarebbe arrivata direttamente a Vespa, firmandola “con affetto”. Tensione dunque rientrata, sebbene il giornalista abbia precisato di essere rimasto della sua idea sull’importanza di giocare per la nazionale.
Va ricordato, tuttavia, che Sinner vanta più partecipazioni alla Coppa Davis del suo rivale Carlos Alcaraz, nonostante nei confronti dello spagnolo Vespa si sia sempre espresso con toni elogiativi.

Che cosa aveva dichiarato Bruno Vespa su Sinner
Vespa aveva espresso il proprio disappunto nei confronti del tennista altoatesino dopo la decisione di non prendere parte alla Coppa Davis con la nazionale. Appresa la notizia, il giornalista aveva affidato il suo sfogo a un post su Twitter, chiedendosi perché un italiano avrebbe dovuto tifare per Jannik, che “parla tedesco, vive a Montecarlo e si rifiuta di giocare per la nazionale”. Un confronto duro, ma che – grazie all’intervento de Le Iene – sembra essersi chiuso con un gesto di distensione.