Jessica Morlacchi punta a Sanremo 2026: “Ho presentato vari brani a Conti”, poi la frecciata ai Big in gara

Jessica Morlacchi è tornata nello studio de La Volta Buona per raccontare come sta andando la sua vita personale e professionale dopo la vittoria del Grande Fratello. La cantante punta a partecipare al prossimo Festival di Sanremo, per lei un traguardo a cui aspira da tempo. Proprio per questo, per avere più possibilità, ha scelto di presentare a Carlo Conti più di un brano.
Jessica Morlacchi e il Festival di Sanremo 2026
Nello studio di Caterina Balivo, la cantante ha spiegato di aver presentato un po' di brani per il Festival di Sanremo 2026. Davanti allo stupore della conduttrice, ha quindi spiegato che "uno è poco, ne ho presentati più di uno di modo che almeno uno possa andare bene a Carlo Conti". Morlacchi ha precisato di aver sempre seguito il Festival e di aver sempre sognato di poter partecipare tra i Big. Sul palco dell'Ariston, in realtà, lei ci è già salita nel marzo del 2005, quando venne invitata da Marco Masini a duettare con lui al 55º Festival durante la quarta serata dedicata ai duetti.
Successivamente, l'ex gieffina si è lasciata sfuggire una frecciata nei confronti di alcuni Big in gara negli scorsi anni, non facendo però nomi nello specifico. "Il festival non è sempre stato amato da tutti, sai quante volte è stato perc*lato fino a quando è diventato ciò che è oggi, cioè un evento per i giovani?". E ancora: "Prima, quando parlavi con certi big, ti dicevano che non ci sarebbero mai andati. Chi l'ha sempre amato deve invece faticare".
L'esperienza con Masini nel 2005
Nel 2005 Jessica Morlacchi salì sul palco dell'Ariston accanto a Marco Masini. L’ex voce dei Gazosa duettò con il cantautore nel brano Nel mondo dei sogni, una ballata intensa e malinconica che segnò una svolta importante dopo lo scioglimento del gruppo. La loro esibizione conquistò il pubblico e la critica, tanto da diventare negli anni un piccolo cult riscoperto anche sui social. Per lei, che all’epoca aveva poco più di vent’anni, quella esperienza fu un ritorno alle origini musicali, ma anche la conferma di una nuova maturità artistica.
