Gialappa’s Night non va in onda su Tv8 durante l’abbordaggio Flotilla: i motivi dell’assenza di Santin e Gherarducci

Annunciati, con tanto di promo e lanci sui social, ma alla fine in onda nessuno li ha visti. È saltata la prima puntata del Gialappa’s Night su Tv8 con Marco Santin e Giorgio Gherarducci. L’appuntamento, previsto in coda alla serata di Champions League dopo il match tra Barcellona e Paris Saint Germain e il post partita condotto da Leo Di Bello e Sarah Castellana, è stato infatti sostituito da un lungo commento in studio da parte di un parterre quasi interamente rinnovato, considerati i recenti addii di Nicola Savino e Max Giusti, passati rispettivamente alla Rai e a Mediaset.
A rimpiazzarli, da quest’anno, ci sono Enrico Bertolino e Marco Borriello, che vanno ad aggiungersi ai confermati Stefano De Grandis e Fabio Quagliarella. Ma perché era assente la Gialappa’s Band? Le motivazioni, stando alle informazioni raccolte da Fanpage.it, sarebbero legate alla questione palestinese e al caso Flotilla, esploso nella serata di mercoledì con l’abbordaggio da parte delle navi israeliane. Uno scenario che ha scatenato manifestazioni in diverse città d’Italia e che avrebbe turbato anche Marco Santin e Giorgio Gherarducci, decisi a quel punto a non presentarsi in video per scherzare ed ironizzare. Risultato? Scaletta del programma rivoluzionata in extremis, nonostante servizi e filmati a supporto fossero stati già confezionati.

Una situazione simile si verificò già lo scorso 31 maggio, in occasione della finale di Champions tra l’Inter e il Psg. Santin, infatti, non partecipò né al pre, né al post partita, lasciando da solo Gherarducci. Mai come in questi mesi la vicenda Gaza si è legata alla Gialappa’s. In estate proprio Santin si era reso protagonista di uno sfogo pro-Pal durante il ritiro dell’Arancia d’Oro al Cabaret Amoremio di Grottammare. "Questo non è un argomento che può essere divisivo”, dichiarò dal palco. “Siamo di fronte al massacro di un popolo e di bambini. Non ci può essere divisione. Bisogna dire basta: non si può affamarli, assetarli, bombardarli, ucciderli, straziarli. Non è possibile. Gli israeliani vogliono conquistare la terra, è dal 1946 che il popolo palestinese viene massacrato".
Esternazioni che scatenarono la rabbia di un uomo del pubblico, con cui nacque un animato battibecco. Ironia della sorte, in platea ad ascoltare Santin c’era pure Enzo Iacchetti, che due settimane fa a “È sempre Cartabianca” si espose alla stessa maniera.