Filippo Magnini in lacrime per Rosolino a Ballando: “Sorride sempre ma combatte una battaglia che nessuno sa”

Filippo Magnini non riesce a trattenere le lacrime a Ballando con le Stelle e, dopo essersi esibito in una rumba con Alessandra Tripoli, si lascia andare alla commozione pensando al suo amico Massimiliano Rosolino, che quest'anno affianca Milly Carlucci al posto di Paolo Belli nella "Sala delle Stelle": "Lo vedo sempre sorridente ma ognuno di noi combatte delle battaglie che non sappiamo".
Lo sportivo aveva da poco finito di esibirsi con la sua maestra Alessandra Tripoli e stava ascoltando il giudizio di Ivan Zazzaroni, che gli stava facendo i complimenti per avergli trasmesso una forte emozione attraverso la danza. Dopo il suo commento, però, Magnini non è riuscito a trattenere le lacrime. Milly Carlucci gli ha chiesto spiegazioni, domandandogli cosa l'avesse spinto ad avere quella reazione così forte. Ma il motivo, in realtà, poco c'entra con il ballo. "Ho pensato a un mio amico che è lì nella sala delle stelle, che è Massimiliano, perché lo vedo sempre sorridente, ma ognuno di noi combatte delle battaglie che non sappiamo", ha spiegato Magnini. E ancora: "Lui lo sa che gli sono vicino e non vedo l'ora di tornare ad abbracciarlo".

Il suo discorso è stato accolto con grande comprensione sia dai giudici che dalla stessa Milly Carlucci, che hanno annuito e implicitamente appoggiato quanto stava dicendo, lasciando intendere che sapessero anche loro del momento delicato del co-conduttore. Tuttavia, nessuno ha spiegato chiaramente cosa stia succedendo a Rosolino. Da qualche anno, convive con l’osteoartrosi, una malattia che colpisce le articolazioni causando rigidità e dolore, ma non è detto che in questo caso il suo momento delicato sia connesso a questa condizione.

Le lacrime di Magnini, di solito non avvezzo ad esternazioni di questo tipo, hanno spinto l'hashtag con il suo nome nei Top Trends di X in pochi minuti: la domanda ricorrente è se sia stato opportuno da parte sua – anche se in buona fede – far riferimento a una questione che evidentemente Rosolino voleva probabilmente restasse privata.