Chi non crede all’infortunio di Francesca Fialdini a Ballando? Colombari e Fognini avrebbero chiesto le lastre

Un mistero aleggia dietro le quinte di Ballando con le stelle, viaggiando di camerino in camerino e di sala prove in sala prove, fino ad arrivare alle orecchie degli spettatori del programma. Esisterebbero due concorrenti, un uomo e una donna (stando alle dichiarazioni emerse nell’ultima puntata di Ballando Segreto), che avrebbero messo in dubbio la veridicità dell’infortunio di Francesca Fialdini, al punto da chiederle i referti.
Il pettegolezzo è arrivato al pubblico proprio grazie alla diretta interessata che, sorpresa dal fatto che qualcuno potesse interpretare il suo incidente come una strategia – che, come accaduto qualche anno fa con Luisella Costamagna, potrebbe condurla dritta verso la vittoria – ha raccontato candidamente l’accaduto. E cioè che tra una battuta e l’altra ci sarebbe chi le avrebbe realmente chiesto di dimostrare l’infortunio che le sta impedendo di ballare. Carte alla mano.
I referti medici che dovrebbero provare l’incidente di Francesca Fialdini
Chi sarebbero, dunque, i sospettosi colleghi autori dell’impertinente richiesta? Ammissioni dirette non ce ne sono ma tra i corridoi del programma si è diffusa una voce, che Fanpage.it ha raccolto. A chiedere di vedere le lastre che attesterebbero le due costole rotte di Francesca sarebbero stati Martina Colombari e Fabio Fognini.
Che cosa aveva detto Francesca Fialdini sulla richiesta di vedere le radiografie
Nel corso dell’ultima puntata di Ballando Segreto, parlando con la conduttrice Milly Carlucci, Fialdini era tornata sulla vicenda, rivelando che a nutrire sospetti sarebbero stati un uomo e una donna: il primo nel ruolo di “esecutore”, la seconda di “mandante”.
“Mi hanno chiesto le lastre… Io a volte mi sorprendo. (Mi hanno detto) ‘Fammi vedere le lastre’”, ha dichiarato dietro le quinte, aggiungendo una descrizione dell’esecutore materiale della richiesta:
Abbiamo un personaggio fondamentalmente genuino, che non si rende conto di avere l’arma in mano. E quindi quando spara lo fa in modo molto naïf, quasi con allegria, rivendicando di avere avuto il coraggio di farlo perché altri non lo avrebbero mai avuto, ma lui sì. Quindi è anche, come dire, un killer ingenuo, che fa un po’ tenerezza.