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Beatrice Valli in lacrime: “Ho sofferto di attacchi di panico e depressione, vado in terapia per i miei figli”

Beatrice Valli parla di salute mentale a Le Iene e lo fa raccontando la sua esperienza personale con la depressione e gli attacchi di panico. L’appello dell’influencer ed ex di Uomini e Donne: “La psicoterapia è il primo passo per conoscersi e stare bene, chiedere aiuto non è una cosa da deboli”.
A cura di Sara Leombruno
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Beatrice Valli è stata ospite a Le Iene nella puntata di domenica 12 ottobre per parlare di un tema molto importante: quello della salute mentale. L'influencer ed ex di Uomini e Donne ha raccontato la sua esperienza personale, dalla depressione di cui soffriva la madre agli attacchi di panico che ha sperimentato lei stessa sulla sua pelle. L'appello alla fine del monologo: "Vado in terapia per me e per i miei figli, chiedere aiuto non è una cosa da deboli".

La storia della madre di Beatrice Valli

Beatrice Valli ha cominciato il suo monologo con una domanda semplice: "Che cos'è che ti fa stare bene?". L'influencer ha spiegato di aver dovuto fare i conti con questa domanda fin da piccola, raccontando poi la sua esperienza. Sua madre soffrì di una violenta depressione quando lei aveva 13 anni: "Le portavo il cibo nel letto e lei alla sera non riusciva nemmeno a ricordare se avesse già cenato, non potevo capire fino in fondo cosa stesse succedendo. Ma nonostante tutto ci siamo dovute rimboccare le maniche per mandare avanti la nostra famiglia", ha detto, riferendosi a lei e alle sue sorelle, Beatrice ed Eleonora, che al momento non hanno ancora commentato pubblicamente quanto detto.

La confessione: "Poi è successo anche a me"

Sua madre non è mai riuscita a spiegarle cosa significasse per lei quel bloccarsi, restare immobile e impotente. "Io l'ho capito solo dopo anni, quando ho sperimentato sulla mia pelle gli attacchi di panico, la depressione, quella tachicardia e i sudori freddi. Era il mio corpo che mi diceva basta". Grazie all'esperienza di sua madre, Beatrice ha capito di non voler tirare avanti e basta, ma di volersi affidare a un esperto grazie a un percorso di psicoterapia: "Lo faccio per me, per i miei figli, chiedere aiuto non è una cosa da deboli, ma è il primo passo per conoscervi davvero e stare bene".

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