397 CONDIVISIONI

Arisa: “Giorgia Meloni mi piace perché ha cazzimma. Sui diritti LGBTQI+ ha paura, serve dialogo”

La cantante, madrina del Pride nel 2022, spende parole di apprezzamento per la premier in Tv: “So che questa cosa andrà contro di me, ma ci vuole tempo e da parte nostra un cambio di atteggiamento. È veramente una che può portarci ad alti livelli, per farle capire certe cose servono pazienza e amore”.
A cura di Andrea Parrella
397 CONDIVISIONI
Immagine

Rischiano di far discutere, almeno nell'ambito della comunità LGBTQI+, le parole di Arisa su Giorgia Meloni. Con il governo che ha ancora pochi mesi di vita, gli endorsement al premier possono fare ancora rumore e nel caso della cantante, due volte vincitrice a Sanremo, questo discorso può avere una rilevanza ancora maggiore. La cantante, ospite de La Confessione, il programma Tv condotto da Peter Gomez e in onda sul Nove, ha detto senza se e senza ma di sostenere Giorgia Meloni: "Giorgia Meloni mi piace perché ha molta cazzimma. Questa cosa andrà contro di me. Una volta ho fatto un discorso dicendo che la signora Meloni mi piacesse. Tutti i miei amici mi avevano sconsigliato di farlo, affermando che sarei stata additata come fascista".

Gomez sottolinea l'antitesi totale delle posizioni di Meloni sulla questione dei diritti LGBTQI+ e Arisa, che è stata madrina del pride nel 2022, riconosce questo vuoto, ma prova ad ampliare il discorso: "Non sono posizioni aperte le sue, però secondo me lei si comporta come una mamma molto severa e spaventata. Una madre che non è solo madre di un figlio, ma ne ha 4 e allora sembra che lei faccia cose che vadano bene per tutti e 4 i figli, magari penalizzandone uno. Secondo me ci vuole tempo e da parte nostra un cambio di atteggiamento, non sempre in lotta ma in dialogo".

La cantante, in vista dei pride di Roma e Milano ai quali prenderà parte, sottolinea dal suo punto di vista la necessità di un cambio di atteggiamento necessario: "Io vorrei provare ad ampliare un po' la rappresentanza sui media rispetto alla comunità LGBTQI+, che non è fatta solo di macchiette o scene plateali, ma di gente normalissima. Penso che dobbiamo smettere di spaventare, ma dimostrare che siamo gente wow. La gente che fa un certo percorso e che sceglie liberamente e fa una scelta così difficile, sviluppa una sensibilità maggiore, è un grande dono per la comunità. Mi piacerebbe che le persone avessero la pazienza e l'amore di farle capire certe cose, perché lei è veramente una che può portarci ad alti livelli, ha la cazzimma e noi serve una persona così".

397 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views