Veronica Satti, la figlia di Bobby Solo: “Ho un disturbo borderline, soffrivo senza capire perché”

Il nome di Veronica Satti non è nuovo a chi ha seguito con assiduità i reality show degli anni passati, dal momento che la 34enne è stata protagonista dell'edizione del 2018. Figlia di Bobby Solo, dopo quell'esperienza televisiva, è comparsa raramente sul piccolo schermo, ma si è raccontata in una lunga intervista rilasciata a Luca Casadei.
La diagnosi di disturbo borderline
Ospite del podcast One More Time, infatti, Veronica ha parlato apertamente dei problemi riscontrati in questi anni, durante i quali ha dovuto fare i conti con una grande sofferenza, della quale non riusciva a comprendere la natura. Poi, dopo una serie di consulti, ha scoperto di avere un disturbo borderline:
Mi è stato diagnosticato nel 2019, al termine di test e psicoterapia. Ci sono 9 fattori in cui dovevo rientrare e io ero in tutti e 9. Essere borderline significa questo: stare male e non capire perché stai soffrendo; oppure avere reazioni di euforia e non comprenderle. Ero confusa. Soffrivo e non ne capivo il perché. La sofferenza era la mia comfort zone. Vivere mi spaventava. Non conoscevo altro.
Il momento di crisi peggiore e le prime avvisaglie della malattia
Elaborare questa notizia non è stato semplice e negli anni, poi, non sono mancati momenti ancora più difficili da affrontare. La crisi peggiore, infatti, è arrivata circa due anni fa e Veronica racconta di aver toccato il fondo, per poi rialzarsi, fino ad oggi:
Ho questo mental breakdown importantissimo: mi raso a zero i capelli e mi scolo una boccetta di codeina. E mi taglio tanto, mi faccio tanto male. Oggi penso che se tu tocchi il fondo ti dai la spinta per risalire. Oggi come va? Diciamo che non è male, sto prendendo le misure.
Alla domanda su quando, secondo lei, si sarebbero verificate le prime avvisaglie della malattia, Veronica Satti ritiene che ci siano stati già in età adolescenziale, intorno ai 14 anni:
In quel momento inizio a non mangiare più e quello è il primo momento in cui comincio a soffrire e farmi del male. Al liceo ho cominciato l'autolesionismo, l'ho fatto fino a due anni fa. Lo facevo dove non si poteva vedere: sul pube ad esempio. Non sentivo dolore, ma piacere. Poi, una volta finito il piacere, tornava il dolore".
Il rapporto con il padre Bobby Solo
Non manca, poi, il racconto di quello che negli anni è stato il rapporto con suo padre Bobby Solo. I due, come già aveva avuto modo di dichiarare la 34enne durante la sua partecipazione al Grande Fratello, hanno sempre avuto un legame piuttosto altalenante, che si è consolidato in età adulta, piuttosto che quando era una bambina:
Mio papà sicuramente è mio papà e io mi sento sua figlia ma lui non ha mai fatto il padre. Se oggi devo dire chi è mio padre dico che è il compagno di mia mamma: Paolo. Perché i figli sono di chi li cresce. E papà Bobby lo sa. Gliel’ho detto in un viaggio a New York, in cui ci siamo riconciliati. Mi ha risposto ‘sono contento che hai avuto una figura’. Lui ha questo modo da amico…