Teresa Langella ammonisce i tifosi del Napoli dopo il corteo sotto l’hotel del Cagliari: “Mi vergogno profondamente”

Manca sempre meno alla partita del Napoli contro il Cagliari che, se vedrà la vittoria degli azzurri, assegnerà loro il quarto scudetto della loro storia. In riferimento all'episodio di ieri sera, però, quando i tifosi partenopei si sono recati sotto l'hotel dove alloggiavano gli avversari per "disturbare" il loro sonno in vista del match, Teresa Langella ha deciso di intervenire attraverso una story pubblicata su Instagram: "Mi vergogno profondamente, vincere non serve a niente se lo fai perdendo la faccia".
L'attacco a Teresa Langella sui tifosi del Napoli
A che ore dalla partite del 23 maggio contro il Cagliari, Teresa Langella ha pubblicato una story in cui ha chiesto ai tifosi del Napoli come stessero vivendo le ore che precedono il big match. Un utente, però, ha risposto facendo notare all'ex di Uomini e Donne quanto sia stato scorretto il comportamento dei napoletani: "Solo a Napoli si può vedere una cosa simile, disturbare la squadra avversaria per cosa poi? Sono già ca**ti sotto così. Pensa se dovessero fare la partita quella vera, il Cagliari uscirebbe dal Maradona nel 2030". L'influencer ha pubblicato il commento oscurando il nome dell'emittente, dicendo la sua sull'argomento.
La replica dell'ex di Uomini e Donne
"Non si può pubblicare più niente perché la gente attacca e se non si sfoga sugli altri non è contenta. Capisco che il calcio accenda tante emozioni, ma penso anche se generalizzare su una città intera o su un popolo per episodi isolati sia profondamente sbagliato", ha risposto l'ex tronista. L'inciviltà, secondo lei, "non ha nazioni né regioni e lo sport andrebbe vissuto con rispetto, anche tra chi tifa squadre diverse". Sull'episodio nello specifico, però, si è mostrata dura nei confronti dei suoi conterranei:
Quanto alla vicenda sotto l'hotel, mi vergogno profondamente per l'accaduto e aggiungo che vincere non serve a niente se lo fai perdendo la faccia. Quindi tifate con onore evitando le figure di merda.
