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Steven Seagal alla quinta cerimonia di insediamento di Putin, aveva già ricevuto la cittadinanza russa

L’attore americano Steven Seagal è volato in Russia per partecipare alla quinta cerimonia di insediamento di Vladimir Putin al Cremlino. Seagal, contrariamente alla stragrande maggioranza dei colleghi, è tra i grandi amici di Putin e non ha mai pubblicamente condannato l’invasione in Ucraina.
A cura di Stefania Rocco
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Steven Seagal ha partecipato alla quinta cerimonia di insediamento di Vladimir Putin al Cremlino. L’attore americano è volato in Russia per prendere parte all’evento che segna l’inizio del quinto mandato di Putin da presidente russo, dopo quasi 25 anni in carica. L’attuale mandato scadrà solo nel 2030.

Le dichiarazioni di Steven Seagal: “Putin è il più grande leader del mondo”

Legato al presidente russo da un rapporto di profonda amicizia cominciato anni fa a partire dalla comune passione per le arti marziali, Seagal si è più volte reso protagonista di una serie di inquietanti dichiarazioni a proposito di Putin. In quest’occasione, l’attore ha definito Putin “il più grande leader mondiale” e si è detto certo che il futuro “sarà migliore” durante il quinto mandato del presidente russo. Seagal aveva ricevuto la cittadinanza rissa nel 2017. Nel 2023 Seagal aveva ricevuto la medaglia dell'Ordine dell'Amicizia da Putin dopo avere manifestato il proprio sostegno alla Russia in seguito all'invasione in Ucraina. Lo scorso anno, l’attore si era definito russo al milione per cento. Seagal non ha mai attribuito alcuna colpa a Putin per l’invasione russa. Al contrario, ha dichiarato che “un’entità esterna” starebbe provocando entrambi i paesi spingendoli allo scontro.

La posizione di Steven Seagal sull’invasione russa in Ucraina

A proposito dell’invasione della Russia in Ucraina, Seagal non ha preso posizione a favore del paese che ha subito l’attacco. “La maggior parte di noi ha amici in Russia e in Ucraina”, aveva dichiarato, “Considero entrambi i paesi come un’unica famiglia e credo davvero che esista un’entità esterna che spende ingenti somme di denaro per provocare i due paesi. Prego affinché si arrivi a una soluzione pacifica in cui si possa vivere e prosperare insieme in pace”.

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