Sigfrido Ranucci annuncia il ritorno di Report: “Abbiamo puntate delicate, avremo lo sguardo di sempre”

Dopo l'attentato subito da Sigfrido Ranucci lo scorso 17 ottobre, quando una bomba è esplosa accanto alla sua abitazione di Pomezia, il giornalista e volto di Report, torna in tv per parlare della prossima stagione del programma di inchiesta che andrà in onda la prossima settimana, ogni domenica dal 26 ottobre. Ospite della trasmissione In mezz'ora, condotta da Monica Maggioni, ha parlato dell'accaduto, parlando della possibilità che qualcuno abbia tentato di intimidirlo.
Un ritorno atteso quello di Report, sebbene negli ultimi mesi precedenti all'attentato subito da Ranucci, si era affrontato il tema di una possibile riduzione delle puntate del programma di inchiesta, contestato dal giornalista stesso che ha più volte parlato di una volontà precisa di controllare il suo operato, pur ribadendo che la Rai è comunque l'unica azienda in cui una trasmissione come Report potrebbe sopravvivere. Intervenuto da Monica Maggioni, ha annunciato la data di partenza delle nuove puntate, menzionando l'attentato e sottolineando come i campi di interesse tocchino svariati punti del potere:
La prossima puntata 26 ottobre Report ripartirà con il solito sguardo. Il messaggio era chiaro chi ha messo l'ordigno conosceva le mie abitudini. Ho pensato fosse una bombola del gas inizialmente poi sono scesa e ho visto la macchina. Noi tocchiamo talmente tanti interessi e centri di potere che è impossibile capire l'origine, credo sia qualcuno legato alla criminalità, non credo nei mandanti politici.
Il giornalista, poi, ha continuato dicendo: "Tuttavia è possibile pensare che a qualcuno faccia comodo intimidirci, abbiamo delle puntate molto delicate che ci attendono, anche se non posso escludere che si riferiscano a qualche inchiesta del passato". Ranucci ha poi sottolineato come i giornalisti della squadra di Report continueranno a svolgere il loro lavoro di inchiesta:
Adesso lasciamo agli inquirenti le indagini. Mia figlia ha avuto una legittima crisi di pianto: i miei famigliari sono abituati da anni, non ho mai voluto pubblicizzare nulla degli avvertimenti che ci sono stati nel passato. La squadra di Report non ha paura e continuerà a raccontare la pancia del Paese senza indietreggiare.