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Sabrina Impacciatore: “Accolta dalle attrici americane, in Italia il mio percorso non digerito”

Sabrina Impacciatore, candidata agli Emmy per la serie The White Lotus, analizza la diversa accoglienza ricevuta dalle attrici italiane e da quelle americane: “In Italia ho perso addirittura delle amicizie”.
A cura di Stefania Rocco
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Sabrina Impacciatore, attrice italiana considerata tra le più brave all’estero, analizza la diversa accoglienza ricevuta dalle colleghe italiane e da quelle americane dopo il suo successo internazionale e la candidatura agli Emmy Awards per The White Lotus, serie tv targata HBO che l’ha resa popolare in tutto il mondo. A complimentarsi con lei sono state star del calibro di Anne Hathaway, Sharon Stone e Michelle Pfeiffer. Nessun complimento, invece, da parte delle colleghe italiane, come confida in un’intervista rilasciata a Vanity Fair:

Una mattina ero seduta in un hotel di Parigi e mi si è avvicinata una creatura bellissima: “Sabrina, I’m so happy for everything is happening to you. I love your work!”. Sono così felice di tutto quello che ti sta accadendo, amo il tuo lavoro!”. Era Anne Hathaway. Ho ricevuto apprezzamenti anche da Michelle Pfeiffer, Laura Dern, Sharon Stone… Magari è perché essendo italiana non posso competere con loro, ma in America mi sono sentita accolta. Qui purtroppo ho perso addirittura delle amicizie, ci sono attrici che non hanno digerito il mio percorso e ho ancora il cuore sanguinante per questo. Ma mi commuove che ce ne siano altre che tifano per me.

La maternità: “Non è solo così che una donna diventa completa”

L’attrice affronta inoltre il tema della maternità. “Non l’ho costruita perché, per natura e spirito di dedizione, non avrei fatto altro”, confida a proposito della famiglia mai costruita, “Mi sarei dedicata interamente ai figli e siccome sogno in grande ne avrei voluti dieci. Però è ora di smettere di considerare una donna completa solo se diventa madre. Si può lasciare traccia di sé senza dover per forza mettere al mondo dei bambini, si può essere creatrici in altro modo e agire il proprio senso materno in una forma imprevista. Questo è davvero il tempo decisivo per una rivoluzione culturale”.

L’impegno sociale di Sabrina Impacciatore: “Ho rifiutato film che veicolavano un messaggio maschilista”

Una rivoluzione culturale alla quale l’attrice partecipa attivamente, impegnandosi affinché i giovanissimi comprendano l’importanza della comunicazione: “Mi metto a disposizione per andare nelle scuole e nelle università a incontrare i ragazzi e le ragazze, per dire loro tante cose. Per esempio che le parole sono importanti: sento ancora donne che parlano delle altre in maniera disdicevole. Dobbiamo sviluppare consapevolezza. Ho rifiutato alcuni film perché mi sono accorta che tra le righe veicolavano un messaggio maschilista. E quando ho provato a condividere il mio punto di vista con delle colleghe, alcune mi hanno preso per pazza, altre mi hanno ignorata”.

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