Roberto Benigni ricorda Paolo Bonacelli: “Grande tristezza al cuore, in Johnny Stecchino è stato esilarante”

La scomparsa di Paolo Bonacelli, avvenuta l'8 ottobre all'ospedale San Filippo Neri di Roma, ha lasciato un vuoto profondo nel cinema italiano. All'indomani della sua scomparsa, a rendergli omaggio c'è Roberto Benigni, che con l'attore ha condiviso momenti indimenticabili sul set in due film che sono due pilastri del cinema italiano.
Il ricordo di Roebrto Benigni
"Che bell'attore era Paolo Bonacelli! Straordinario!" esordisce Benigni nella sua dichiarazione, scegliendo parole che restituiscono l'affetto e la stima per un collega con cui ha costruito alcune delle scene più memorabili della commedia italiana. Il regista toscano richiama subito alla memoria Non ci resta che piangere, il film del 1984 diretto insieme a Massimo Troisi: "Con Massimo Troisi abbiamo vissuto uno dei momenti di allegria più belli di quel gioioso film grazie alla sua presenza e al suo ‘Leonardo'". Bonacelli interpretava infatti Leonardo Da Vinci in quella pellicola diventata cult, portando sullo schermo un personaggio capace di mescolare ironia e delicatezza.
Lo "zio" di Johnny Stecchino, un colpo da maestro
Ma è su Johnny Stecchino che Benigni si sofferma con particolare trasporto. Nel film del 1991, che segnò il trionfo al botteghino e valse a Bonacelli il Ciak d'Oro e il Nastro d'Argento, l'attore interpretava lo zio del protagonista al fianco di Nicoletta Braschi. "Il suo ‘zio' è un colpo da maestro: esilarante, indimenticabile" sottolinea Benigni. "Una gran tristezza al cuore che non ci sia più. Grazie caro Paolo" conclude Benigni, con parole che suonano come un addio personale prima ancora che professionale.
La morte di un grande attore
Paolo Bonacelli si è spento all'età di 88 anni, lasciando dietro di sé una carriera che attraversa più di mezzo secolo di storia del cinema italiano. Nato il 28 febbraio 1937 a Civita Castellana, formatosi all'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico, aveva costruito una carriera che spaziava dal teatro al cinema d'autore, dalla commedia popolare ai ruoli più impegnativi e controversi. Nella sua filmografia, anche presenze internazionali come "Fuga di mezzanotte" di Alan Parker e "The American" di Anton Corbijn