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Morte Francesco Nuti, dalla depressione all’incidente che gli ha cambiato la vita

Francesco Nuti è stato uno degli attori più amati della sua generazione, poliedrico interprete e regista, la sua carriera è stata stroncata troppo presto. Caduto in depressione nei primi anni del Duemila, a seguito di una rovinosa caduta ha subito un trauma cranico che ha cambiato per sempre la sua vita. Dal 2016 si trovava in una clinica romana, perché necessitava di continue cure.
A cura di Ilaria Costabile
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Si è spento a 68 anni Francesco Nuti, attore, regista, interprete tra i più amati della sua generazione, la cui carriera è stata stroncata troppo presto a causa di un infortunio dal quale, purtroppo, non si è mai ripreso del tutto. L'ultima apparizione televisiva risale al 2011, da quel momento non si è più mostrato sul piccolo schermo, ritirandosi a vita privata. Le ultime notizie sul suo conto, infatti, erano circolate grazie alla figlia, Ginevra, e a suo fratello Giovanni.

La depressione e la dipendenza dall'alcol

Dopo una serie di successi macinati in anni prolifici per il cinema, che lo hanno portato ad essere uno dei volti più noti e amati dello spettacolo italiano, apprezzato per la sua ironia, ma anche per la sua incredibile sensibilità e profondità, esplicitata anche in veste di regista, Nuti nei primi anni del Duemila cade in una profonda depressione.

La miccia, con molta probabilità, deriva da alcuni insuccessi al botteghino raccolti in quel periodo, che portarono l'attore toscano ad uno stato depressivo che lo portò ad avvicinarsi all'alcolismo. La dipendenza dall'alcol minò fortemente la sua stabilità, come più tardi ricorderà anche la compagna dell'epoca Annamaria Malipiero, madre di sua figlia Ginevra: "Ha faticato a gestire il successo e in quei momenti non c’è niente e nessuno che possano aiutarti, se non sei tu il primo a credere di poter guarire". 

La caduta, il trauma cranico e la lunga riabilitazione

Nel 2006 a causa di un incidente domestico -pare sia precipitato violentemente dalla scale della sua abitazione- subì un trauma cranico, per il quale fu ricoverato d'urgenza a Roma. Dopo il ricovero entra in coma per diversi mesi, al suo risveglio, dal Policlino Umberto I di Roma, viene trasferito a Lido di Camaiore, in un centro specializzato. Esce ufficialmente dall'ospedale nel giugno 2008, quasi un anno dopo, per continuare la riabilitazione domiciliare. Sono anni difficili, dove i segni del trauma cranico dovuto alla caduta e del conseguente coma, sono piuttosto evidenti.

L'attore non riesce a camminare e non articola bene le parole, sebbene non abbia subìto dei danni cognitivi. Nonostante la sofferenza, Nuti appare in alcune trasmissioni Tv, come I Fatti Vostri, nel 2010. L'ultima apparizione televisiva risale al 2011, quando fu ospite del programma condotto da Barbara D'Urso, Stasera che sera, che fu poi chiuso, complice anche l'incontro con l'attore, a seguito delle numerose polemiche nate per aver spettacolarizzato la sofferenza dell'artista. Dopodiché, l'attore, si ritirò definitivamente a vita privata.

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La nuova caduta e l'ospedalizzazione

Dopo anni silenti, in cui il nome di Francesco Nuti aleggiava attraverso il ricordo del fratello Giovanni che, di fatto, è diventato propulsore della sua voglia di continuare a vivere, nel 2016 una nuova caduta è l'inizio della fine, per un personaggio che poteva dare ancora molto al cinema italiano.

L'attore cade rovinosamente e viene portato dai soccorsi all'ospedale Santo Stefano di Prato, in terapia intensiva, lì i medici ritengono sia necessario portarlo altrove e, infatti, viene ricoverato d'urgenza al centro traumatologico di Firenze. A causa dell'assistenza continua di cui aveva bisogno, Nuti è stato poi ospedalizzato in una clinica romana. La figlia Ginevra, diventata sua tutrice legale, a Domenica In, parlando del suo rapporto con il padre aveva detto:

Ha bisogno di assistenza continua. Gli leggo i messaggi dei fan che mi arrivano tutti i giorni e lui è contento. Io e lui riusciamo a capirci con gli occhi, con lo sguardo. Lui è sempre stato molto espressivo e ci capiamo. Mi riconosce, è contento quando vede me e quando vede la mamma.

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