Michele Morrone torna sul circolino degli attori: “Sinistroidi con lussuose case al mare”, poi la frecciata a Marinelli

È un post al vetriolo quello condiviso da Michele Morrone dopo l'intervista con Francesca Fagnani a Belve. Oggetto della sua filippica non è la giornalista, che ringrazia per averlo ospitato negli studi Rai, ma una categoria di attori del cinema italiano, con un chiaro riferimento alla "Gente che ‘si sente male e ha sofferto' per aver interpretato il ruolo del Duce" (ruolo affidato a Luca Marinelli in M.).
Morrone contro il ‘circolino' degli attori: "Avete rotto il ca**o!"
Ospite dell'ultima puntata dello show Rai2 Belve, Michele Morrone si era scagliato contro "il circolino italiano" degli attori. A poche ore dalla messa in onda della trasmissione, è tornato sui social per ringraziare la giornalista per lo spazio che gli ha concesso e per ribadire un concetto che sostiene da tempo. "Non mi sento parte di un cinema, quello italiano, che se la canta e se la suona da solo, pieno zeppo di pregiudizi nei confronti dei "diversi", che se non hai studiato alla Silvio D'Amico o al Centro Sperimentale non sei nessuno, se non usi le scarpe Clark e non dai l'idea di essere trasandato, non sei un vero attore. Avete rotto il ca**o!" ha scritto in apertura del messaggio.
Secondo Morrone questo pregiudizio viene da artisti "che fanno i finti inclusivi democratici, sinistroidi che dopo aver preso un ca**o di David si sentono Dei scesi in terra" e che fanno della morale di sinistra non per il bene del Pese, ma perché "fa figo fare l'attore impegnato nel sociale e nella politica".
Morrone contro Luca Marinelli: "Si è ripreso dal ruolo del Duce dopo aver incassato i milioni"
Michele Morrone ha continuato a dare contro ai "tristi e finti poeti maledetti ubriachi di Rimbaud e Baudelaire, ma con lussuosi appartamenti e villini al mare" per poi passare a quello che sembra un attacco specifico a Luca Marinelli, che ha prestato il volto a Mussolini nella serie M. Nel post, infatti, si legge ancora:
Siete più tristi delle vostre stesse idee. Gente che "si sente male e ha sofferto" per aver interpretato il ruolo del Duce, ma che, come per magia, si riprende molto bene da questo tumulto dopo aver incassato 1.5 milioni di euro. Patetici.
In conclusione, l'invito a chiudere la carriera attoriale per scendere in politica: "Candidatevi e provate veramente a cambiare qualcosa in questi Paese perché dei discorsetti post premiazione David di Donatello ci siamo rotti bellamente il ca**o".