Melissa Satta: “Da adolescente ero convinta di essere un maschio, volevo chiamarmi Alex. Nessuno mi calcolava”

Sono sempre più insistenti le voci di una presunta gravidanza di Melissa Satta. La showgirl, secondo i gossip, sarebbe incinta del primo figlio con il compagno Carlo Gussalli Beretta. La diretta interessata ha però smentito ogni indiscrezione e si è raccontata senza filtri. Ha parlato della sua storia d'amore, di come è nata e della differenza d'età tra loro di circa 10 anni. Poi ha fatto una rivelazione inedita sulla sua adolescenza, in particolare su come è cresciuta fino ai 15 anni.
"Fino ai 15 anni ero convinta di essere un maschio"
Ospite del podcast One More Time, Melissa Satta ha raccontato un aspetto inedito della sua vita. Alla domanda: "Sei contenta di essere nata donna?", la showgirl ha spiegato che fino ai 15 anni "ero convinta di essere un maschio". Ha trascorso la sua adolescenza "facendo cose da maschio" e vestendosi come tale: "A un certo punto mi sono tagliata i capelli corti. Io volevo stare con la tuta, le ginocchia rotte e a giocare a calcio. Volevo chiamarmi Alex, guardavo Holly & Benji. Non mi interessavano i fidanzati. Ero magra, uno stecco. Mi chiamavano Olivia perché ero senza forme".
Melissa Satta spiega come è nato l'amore con Carlo Beretta
Melissa Satta ha poi raccontato come è nato l'amore con Carlo Beretta, che dura da circa un anno e mezzo: "Conoscevo già sua mamma, perché avevo fatto cose benefiche e sua mamma è molto impegnata in quel campo. E avevo visto anche lui in qualche occasione, ma ‘ciao ciao’, niente di più”. Quell'incontro però non ha fatto scoppiare la scintilla, che invece si è accesa quando si sono trovati single nello stesso periodo. Satta aveva chiuso la relazione con Matteo Berrettini, mentre Beretta quella con Giulia De Lellis (oggi compagna di Tony Effe). "Un po’ di mesi dopo mi ha scritto un messaggio. Da lì abbiamo iniziato a scriverci. Io ero molto scettica all’inizio, un po’ prevenuta”, ha precisato.

Per Satta la differenza d'età (lei ha 39 anni e lui 28) non ha mai rappresentato un problema per la relazione: "All’inizio ero partita prevenuta, ma alla fine è solo uno stupido numero, non conta niente. Non bisogna essere così superficiali, non bisogna giudicare dall’apparenza, da un numero o da un nome”.