77 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

La verità di Marco Baldini: “Non sono mai stato ludopatico, era una copertura da guai più gravi”

Marco Baldini racconta gli anni in cui ha dovuto ripagare il mare di debiti da cui era sommerso, rivelando che la ludopatia a cui aveva attribuito il suo declino, era in realtà una copertura.
A cura di Ilaria Costabile
77 CONDIVISIONI
Immagine

Ospite del podcast "One More Time" di Luca Casadei, Marco Baldini ha raccontato un periodo particolarmente intenso della sua vita, quando sopraffatto dai debiti si è dovuto allontanare dal mondo dello spettacolo per provare a rimettersi in piedi. In quegli anni dichiarò di essere ludopatico, per spiegare come era finito in quel giro infernale che lo aveva portato al lastrico, ma a quanto pare le cose non andarono esattamente come le aveva raccontate in passato.

I primi affari, poi il declino

Con il primo lavoro in radio che lo aveva portato ad allontanarsi da Firenze, per poi trasferirsi a Milano, Baldini aveva fatto sua l'idea che dovesse necessariamente guadagnare molto, per attestare anche la bravura nel suo campo. Inaspettatamente, quindi, inizia ad investire nel settore immobiliare, fin quando, dopo una serie di affari andati a buon fine, le cose si sono poi complicate:

Comincio a guadagnare cifre esorbitanti grazie ad alcune persone che mi propongo degli affari immobiliari sicuri e legali. La prima volta investo 100 milioni e me ne entrano 140 in poco tempo e va avanti così per circa due anni. Un giorno mi dicono che hanno bisogno di investire una cifra più importante per realizzare un complesso immobiliare di case di lusso, io mi consulto con il mio avvocato/commercialista e faccio all-in. Punto tutto, quasi due miliardi di lire e poco dopo vengo a sapere che queste persone sono state arrestate, perché riciclavano denaro della malavita. Avevo perso tutto e a quel punto mi sono inventato la storia del gioco d’azzardo per giustificare agli inquirenti quelle ingenti entrate e uscite di denaro dal mio conto.

La ludopatia come copertura

Da qui sono iniziati i problemi seri, che hanno portato Marco Baldini ad indebitarsi dino all'ultimo centesimo, ma in quel periodo l'unico modo per uscire quanto meno indenne da questa situazione, era raccontare il vizio del gioco:

Non sono mai stato un vizioso, non sono mai stato un giocatore compulsivo, o comunque non sono nato così, ho dovuto dimostrare di esserlo per difendermi da cose molto più gravi, è successo tutto nel 1995, avevo 35-36 anni e ho convinto tutti che mi ero ridotto così a causa del gioco, ma è stata una copertura per non incorrere in guai peggiori, non sono cose che si possono ancora raccontare, tutto quello che mi è successo è colpa mia, è partito tutto da un errore.

77 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views