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La pagella di Piero Angela: “Cinque in condotta e rimandato in scienze”

Dal 1939 al 1947, Piero Angela ha frequentato il liceo classico D’Azeglio di Torino. Probabilmente fu lì che germogliò la sua missione di rendere la scienza accessibile a tutti, mettendo al bando la noia.
A cura di Daniela Seclì
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Piero Angela è stato di certo una delle figure di spicco della cultura italiana. Negli anni è rientrato a pieno titolo tra i più validi divulgatori scientifici. Nel corso del suo luminoso percorso professionale, ha avuto il grande merito di avvicinare anche i più giovani alla scienza, mostrandone il lato più intrigante e mettendo al bando quella noia che riteneva la peggior nemica della cultura. La sua missione potrebbe affondare le sue radici negli anni di studio trascorsi al liceo classico D'Azeglio di Torino quando – probabilmente proprio a causa della noia – il suo rendimento non era brillante.

Piero Angela fu rimandato in cinque materie

La Repubblica ha recuperato la pagella di Piero Angela, dimostrando che fare fatica negli anni scolastici, non significa avere un futuro professionale già segnato. Piero Angela è stato uno studente del liceo D'Azeglio dal 1939 al 1947. In quegli anni, nel divulgatore scientifico cresceva già la passione per la musica che lo ha accompagnato fino agli ultimi istanti della sua vita. Così, spesso – seguendo il suo interesse per il jazz – rientrava tardi e l'indomani si presentava a scuola "vestito da sera". Numerose le materie in cui venne rimandato: "Italiano, latino, matematica, fisica, scienze".

La pagella del divulgatore scientifico

Piero Angela, sempre a causa delle materie da riparare, prese il diploma nella sessione invernale. La sua pagella finale registrava un sei in quasi tutte le materia e un nove in educazione fisica. Particolare curioso, sul registro – alla voce Piero Angela – risultava un cinque in condotta. Ma quest'ultimo voto, spettò ad altri 17 suoi compagni. Era da ricollegarsi a un motivo ben preciso. Repubblica spiega: "Erano assenti arbitrariamente il giorno 21". Insomma, gli studenti – incluso il divulgatore scientifico – non si presentarono in classe. Non è indicata la giustificazione data per l'assenza. Ma tutto è bene, quel che finisce bene. Il trimestre successivo, il cinque si trasformò in otto.

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