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I funerali di Lee Sun-kyun, l’addio straziante di familiari e amici all’attore di Parasite

A Seul si sono tenuti i funerali di Lee See-kyun, l’attore di Parasite trovato morto nella sua auto lo scorso 27 dicembre. Il 48enne, coinvolto in una indagine per uso di droga, per la quale la sua immagine era stata fortemente danneggiata, si è tolto la vita.
A cura di Ilaria Costabile
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Si sono tenuti a Seul i funerali di Lee Sun-kyun, la star di Parasite trovata senza vita mercoledì 27 dicembre nella sua macchina, in un parcheggio della città sudcoreana. L'attore, 48 anni,si è ucciso come attestato anche dalle indagini della polizia, dopo essere stato coinvolto in uno scandalo per uso droga. Il tragico evento ha scatenato feroci polemiche, contro media e forze dell'ordine, accusate di aver creato un clima malsano.

L'ultimo saluto a Lee Sun-kyun

Le immagini che ritraggono il corteo funebre, inquadrano i presenti straziati dalla scomparsa di Lee Sun-kyun, che tra le lacrime seguono il feretro. Durante l'ultimo saluto, in un dolente discorso, le persone a lui più vicine hanno parlato della profonda umiliazione da lui subita e dall'accanimento mediatico che nei mesi precedenti alla morte lo aveva travolto. L'attore, secondo l'agenzia di stampa Yonhap, aveva lasciato un biglietto che facesse presumere il suicidio e simile ad un testamento. Da ottobre era stato coinvolto in alcune indagini sul consumo di droga, perlopiù cannabis e psicofarmaci, a seguito delle quali la sua immagine ne aveva fortemente risentito tanto che alcuni sponsor avevano posto fine alle collaborazioni e le sue ospitate televisive erano state cancellate. Il suo nome, quindi, in pochissimo tempo era caduto nell'oblio, portandogli anche conseguenze di tipo finanziario, con mancati guadagni che toccavano anche i milioni di euro.

L'umiliazione subita da Lee Sun-kyun durante le indagini

In Corea del Sud le leggi contro uso di droga sono tra le più severe al mondo, punite con pene durissime. Ad ottobre il 48enne aveva girato un video in cui si scusava per aver deluso i fan e le persone che avevano creduto in lui. Nei mesi in cui erano in corso le indagini, la fuga di notizie insieme alla diffusione di alcune intercettazioni, avevano fatto decadere la presunzione di innocenza, per cui anche gli interrogatori erano diventati più frequenti. L'ultimo si era tenuto nella giornata del 23 dicembre, ed era durato ben 19 ore. Due giorni dopo, Lee Sun-kyun si sarebbe tolto la vita. La polizia di Incheon, in una conferenza stampa, nell'esprimere le sue condoglianze ha parlato di un "profondo rammarico" per la scomparsa dell'attore, ma della necessità di dover portare avanti gli interrogatori, che si sono svolti tutti in presenza del suo avvocato.

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