Harvey Weinstein colpevole di violenza sessuale, un’altra condanna per il volto dello scandalo Me Too

Una giuria di New York ha dichiarato Harvey Weinstein colpevole di violenza sessuale, l’ex produttore il cui nome è strettamente legato all'esplosione dello scandalo #MeToo. Weinstein è stato condannato nella giornata di mercoledì 11 giugno per un reato commesso nel 2006 su Miriam Haley, allora assistente di produzione. Nell'ambito dello stesso processo Weinstein è stato assolto da un’altra accusa di violenza sessuale che era stata presentata dall’attrice Kaja Sokola e contestualmente la giuria non è riuscita a raggiungere verdetto in merito all'altra accusa di stupro avanzata da Jessica Mann, attrice e parrucchiera.
Il nome di Harvey Weinstein è inevitabilmente legato al caso scoppiato nel 2017 quando, a seguito di una serie di inchieste giornalistiche emerse in tutta la sua forza la vicenda del #MeToo, con numerose donne del mondo dello spettacolo che decisero di denunciare il potente produttore per le molestie sessuali nei loro confronti, fatti fino a quel momento taciuti. Ad accusarlo anche nomi di primo piano del mondo del cinema, da Angelina Jolie a Gwyneth Paltrow, Angelina Jolie, passando per Uma Thurman e anche Asia Argento, che diede risonanza alla vicenda qui in Italia.
Le altre condanne per Harvey Weinstein
Una serie di accuse che hanno per forza di cose travolto la vita di Weinstein, che prima del verdetto dell'11 giugno era già stato condannato a 16 anni di carcere in California per altri abusi e in passato aveva ricevuto una condanna a 23 anni a New York, che successivamente era stata annullata in appello.
Harvey Weinstein è affetto da leucemia
Nel corso della detenzione, il 72enne Harvey Weinstein ha affrontato pesanti problemi di salute, con una diagnosi di cancro che è arrivata durante la sua permanenza in carcere. L'ex produttore cinematografico è affetto da leucemia mieloide cronica, un tumore del sangue che si sviluppa nel midollo osseo. A marzo del 2024 era stato sottoposto ad un intervento d'urgenza al cuore a seguito di un malore: in precedenza era stato curato anche per diabete, ipertensione e una polmonite bilaterale.