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Giorgio Montanini: “Angelo Duro è la lanetta che porto dentro l’ombelico”, le pagelle sui comici

Giorgio Montanini gioca con le classifiche dei comici al DeCore Podcast: Gigi Proietti, Fiorello, Frassica e Corrado Guzzanti “padri”, Pintus e Persia “zia”. Ma è su Angelo Duro che va giù pesante: “Come paragonare Del Piero e Trezeguet a un centrocampista della Fermana”.
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Giorgio Montanini senza limiti. Al DeCore Podcast di Alessandro Pieravanti e Danilo da Fiumicino, Giorgio Montanini si è prestato in una lunga intervista sulla sua vita, sul suo concetto di arte, sulla propria idea del mondo, della politica. E si è anche prestato a un gioco che ha fatto emergere senza filtri le sue opinioni sui colleghi del mondo della comicità italiana. Il meccanismo è semplice quanto rivelatore: assegnare a ogni nome un "grado di parentela" che corrisponde al livello di stima. "Mio padre" per chi considera un maestro, "mio cugino" per l'indifferenza, "mia zia" per chi proprio non lo convince.

I maestri indiscussi

Quando gli viene proposto il nome di Gigi Proietti, Montanini non ha esitazioni: "Mio padre". Stesso discorso per Fiorello. Lo showman siciliano ottiene lo stesso riconoscimento massimo: "Mio padre". Anche Nino Frassica entra nel pantheon personale di Montanini. Anche Corrado Guzzanti rientra nella categoria, riconoscendo allo storico componente del Pippo Chennedy Show il ruolo di icona della tv italiana.

La bocciatura su Angelo Duro

Il momento più tagliente arriva quando sul tavolo compare il nome di Angelo Duro. La prima reazione di Montanini è fulminante: "È la lanetta che porto dentro l'ombelico, chi ca..o è?". Poi, recuperando il tono della battuta, si lancia in una metafora calcistica che è diventata rapidamente virale: "A parte gli scherzi: hai messo Proietti, Battista e poi metti Angelo Duro? È come se metti Del Piero, Trezeguet e un centrocampista della Fermana".

Duro viene collocato in una dimensione completamente diversa rispetto ai nomi che lo hanno preceduto nella lista. Ma Montanini chiude con una parentesi di mutuo rispetto: "Angelo Duro fa il suo lavoro e non ha mai rotto, fa il suo, io non rompo lui e lui non rompe noi".

Battista, Matano e Pintus: ecco cosa pensa Montanini

Maurizio Battista finisce nella categoria intermedia: "Mio cugino". Non una bocciatura, ma nemmeno un'investitura. Frank Matano riceve lo stesso trattamento: "Mio cugino". Una collocazione che fotografa il rispetto professionale senza particolari slanci di entusiasmo. Angelo Pintus finisce nella categoria meno ambita: "Mia zia". Una stroncatura che non viene argomentata, ma che dice tutto nella sua sinteticità. Stesso destino per Valentina Persia, anche lei relegata nel gruppo delle "zie": "Ma chi è? Quella che dice le barzellette", osserva Montanini.

Il gioco al DeCore Podcast ha funzionato perché ha tolto i filtri dell'ipocrisia nel mondo dei comici e quando si è con Montanini, non può che essere così. Le sue risposte hanno restituito una mappa precisa dei suoi riferimenti artistici: maestri indiscussi, colleghi rispettati senza entusiasmo e nomi che proprio non lo convincono. Con buona pace della lanetta nell'ombelico.

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