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Giancarlo Giannini ricorda Lorenzo: “Vedere morire un figlio è una cosa terribile”

Giancarlo Giannini racconta a Ti Sento, il programma di Pierluigi Diaco, la sua vita alla soglia degli 80 anni. Dalla perdita prematura di suo figlio Lorenzo agli orrori della guerra, l’attore non si risparmia ed esterna tutte le sue emozioni.
A cura di Ilaria Costabile
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Ospite del programma di Rai2 in seconda serata, Ti Sento, Giancarlo Giannini ripercorre i momenti più intensi della sua vita. Una carriera straordinaria d'attore, un privato ricco di emozioni, raccontate a Pierluigi Diaco, alle cui domande l'attore risponde con discrezione, ma senza risparmiarsi ed esternando tutto il suo vissuto. Dalla morte del figlio ai ricordi di una guerra vissuta da bambino e di cui vede ancora nitidamente le immagini e avverte le sensazioni di quei momenti così drammatici.

La perdita del figlio

Un uomo dal carisma indiscusso e dalla grande tempra, che alla soglia degli 80 anni, da compiere il prossimo 1° agosto, si racconta senza filtri, ripercorrendo come in uno dei tanti film di cui è stato protagonista gli attimi più intensi che custodisce tra i suoi ricordi, anche dolorosi. Il dolore più grande mai provato, però, è stato per la morte del figlio Lorenzo, il suo primogenito, scomparso a soli vent'anni a causa di un aneurisma, improvvisamente: "Quando morì mio figlio dissi: ora sta meglio lui di noi. Vedere morire un figlio è una cosa terribile". Una sofferenza con cui fa i conti ogni giorni, nonostante siano passati anni, è una ferita che non si può essere rimarginata, come fa intendere l'attore parlando apertamente con il giornalista che fende con i ricordi il suo passato.

Il ricordo della guerra vissuta da bambino

In un momento umanamente difficile che vede due paesi fratelli combattere tra loro, non possono riaffiorare anche i ricordi della guerra vissuta quando era solamente un bambino: "L’ho vissuta, nel modo più violento: cannonate da una parte, bozzoli di cannoni… sono immagini, avevo solo 2 o 3 anni io, però le ho vissute, ce le ho ancora negli occhi". E a questo proposito l'attore non risparmia anche qualche considerazione sulle modalità con cui si sta affrontando il conflitto tra Russia e Ucraina: "Le guerre, se uno vuole la pace, non si fanno con le armi. Da un po’ di tempo li guardo di meno, preferisco non vederli, perché so cosa vuol dire e perché la guerra è una delle cose più stronze che si possa fare". 

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