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Gerard Depardieud a processo per stupro, la vittima è l’attrice 29enne Charlotte Arnould

L’attore francese sarà giudicato a Parigi per due episodi di stupro denunciati dall’attrice e ballerina Charlotte Arnould, che all’epoca dei fatti aveva 22 anni. Depardieu, 76 anni, rischia fino a 20 anni di carcere.
A cura di Stefania Rocco
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L’attore francese Gérard Depardieu, 76 anni, è stato rinviato a giudizio per stupro e aggressione sessuale nei confronti di Charlotte Arnould. I fatti contestati risalgono al 7 e al 13 agosto 2018, quando la giovane attrice, allora 22enne, denunciò di essere stata violentata nella casa parigina dell’attore. Dopo una prima archiviazione per mancanza di prove, la denuncia fu ripresentata nel 2020, fino al rinvio a giudizio annunciato oggi. In caso di condanna, Depardieu rischia fino a 20 anni di carcere.

Charlotte Arnould: “Sono sollevata”, aveva denunciato nel 2018

Sono sollevata. È una cosa enorme”, ha dichiarato Charlotte Arnould su Instagram, commentando il rinvio a giudizio. L’avvocata Carine Durrieu-Diebolt ha sottolineato che l’avvio del procedimento penale rappresenta “un passo importante verso la giustizia e il riconoscimento della verità per la mia cliente”. Il nome di Arnould è rimasto segreto a lungo dopo la denuncia. Solo recentemente, l'attrice e ballerina ha scelto di uscire allo scoperto e affrontare pubblicamente la vicenda. Proprio per questo motivo, ha condiviso sul suo profilo la notizia della richiesta di rinvio a giudizio. Centinaia i messaggi di solidarietà ricevuti.

Le accuse di cattiva condotta sessuale a carico dell'attore francese

Il caso Arnould si aggiunge a una precedente condanna arrivata a maggio, quando Depardieu era stato giudicato colpevole di aggressione sessuale ai danni di due donne sul set del film Les Volets verts, con una pena di 18 mesi di carcere con la condizionale. L’attore ha presentato appello contro quella sentenza. Nel corso degli anni, oltre 20 donne hanno accusato Depardieu di cattiva condotta sessuale, anche se molti casi sono stati archiviati per prescrizione o mancanza di prove. L’attore continua a sostenere che i rapporti a lui contestati siano stati sempre consensuali.

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