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Fedez contro Gerry Scotti: “Ce l’ha con Muschio Selvaggio, ma cosa gli abbiamo fatto?”

Fedez ha replicato al conduttore nel corso dell’ultima puntata di Muschio Selvaggio: “Caro amico Gerry Scotti, da quando sei venuto a Muschio Selvaggio, io non so perché, ci continui ad insultare”.
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Fedez ha replicato a Gerry Scotti nel corso dell'ultima puntata di Muschio Selvaggio. Il conduttore di Canale 5 aveva caricato un video su TikTok mostrando un alberello e prendendo in giro la trasmissione: "È brutto da dirsi, ma questo è quello che rimane del Muschio Selvaggio. Noi tentiamo di annaffiarlo tutti i giorni, ma se ne sta andando". Nel corso della puntata con Morgan protagonista, Fedez ha voluto aprire una parentesi su Gerry Scotti: "Amico, ma cosa ti abbiamo fatto?". 

Le parole di Fedez su Gerry Scotti

Mentre Morgan parlava delle televisioni commerciali dedicate alla musica di quegli anni, al momento di parlare di Radio Deejay – che lanciò tra gli altri Gerry Scotti – Fedez chiede di aprire una parentesi sul conduttore di "Caduta Libera":

Caro amico Gerry Scotti, da quando sei venuto a Muschio Selvaggio, io non so perché, ci continui ad insultare. È venuto qua, abbiamo fatto una puntata bellissima e io ho azzardato a dire che non sapevo chi fosse Strehler, ha fatto un'intervista dove io dicevo che ero un ignorante. Eppure, quel giorno, le ricerche su Strehler subirono un'impennata su Google, quindi in qualche modo ho contribuito a divulgare il nome di Strehler.

Morgan: "Anche io sono ignorante, le cose che non conosco sono molte di più"

Davide Marra, co-conduttore del Muschio Selvaggio, ha poi ragionato sul fatto che palesare l'ignoranza propria è salvifico. Morgan dice la sua: "È una parola interessante, non c'entra con i sentimenti, vuol dire ‘non conoscere'. Anche io sono ignorante, eppure sono un uomo colto, ma le cose che non conosco sono in realtà molte di più". 

Nella puntata dedicata a Morgan, il cantautore ha parlato soprattutto del suicidio di suo padre in maniera completamente inedita: "Me ne sono vantato. È un gesto dissociativo, un gesto disperato. Usi questa cosa, cercando di trovarci dentro un'utilità. Perché altrimenti, oltre al danno c'hai una beffa. È stato spontaneo. L'ho sentito il giorno del funerale, ho sentito un privilegio di essere figlio di un suicida. È iniziata quel giorno la mia filosofia. È iniziata la filosofia. Perché la filosofia è chiederti: che cos'è questo?". 

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