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Fabrizio Corona smaschera Martina Ceretti e Federico Monzino: “Hanno ricattato Raoul Bova”

Fabrizio Corona risponde con alcune storie a chi ritiene abbia violato la privacy di Raoul Bova pubblicato audio e chat private con Martina Ceretti. Ma, stando a quanto riporta su Falsissimo, il materiale gli è stato consegnato consapevolmente da Federico Monzino e Martina Ceretti che, inoltre, avrebbero anche ricattato l’attore romano.
A cura di Ilaria Costabile
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Fabrizio Corona è tornato a parlare del tradimento di Raoul Bova ai danni della compagna Rocio Munoz Morales, sottolineando che quanto pubblicato sul suo canale Youtube, Falsissimo, compreso l'audio dell'attore e le chat con Martina Ceretti non rappresentano una violazione della privacy, dal momento che questo materiale non è mai stato estorto ai diretti interessati. Inoltre, la giovane milanese e Federico Monzino, colui che si è occupato di passare tutto a Corona, avrebbero tentato di estorcere dei soldi a Bova, da qui anche l'apertura di un'indagine da parte della Procura di Roma.

Fabrizio Corona: "Gli audio e le chat mi sono state consegnate"

Nelle storie pubblicate domenica 27 luglio sul profilo Instagram di Falsissimo, Fabrizio Corona puntualizza di aver revisionato ogni passaggio delle puntate sul tradimento di Raoul Bova, per accertarsi che non vi fossero conseguenze legali e dichiara che Ceretti e Monzino hanno agito in maniera consapevole:

Non c’è un solo passaggio di ogni singola puntata che non venga affrontato con l’avvocato Chiesa. L’audio e le chat di Raoul Bova mi sono stati consegnati volontariamente da Federico Monzino e Martin Ceretti, inviati direttamente sul mio cellulare dal loro computer. Non c’è stata alcuna acquisizione fraudolenta del materiale. E nel momento in cui una delle protagonista dei questa vicenda dà il consenso, il problema diventa solo suo. Quanto alla presunta violazione della privacy mi viene da ridere. 

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Corona continua sottolineando che da parte sua non c'è stata alcuna violazione, dal momento che il materiale non è stato sottratto indebitamente, ma gli è stato consegnato e poi, approfondisce il profilo di Federico Monzino, il ragazzo che gli ha passato audio e chat dell'amica con l'attore:

Tale Federico Monzino – il ragazzo che, insieme a Martina Ceretti, mi ha consegnato il materiale- è stato da noi descritto in maniera impeccabile. È un rampollo di una famiglia super circolino milanese, ricchissima, che negli anni ’30 ha fondato i magazzini Standa, poi rilevati da Berlusconi. Ed è grazie alla fondazione creata dalla sua famiglia che oggi esiste il Centro Cardiologico Monzino, il più importante d’Italia.

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Nello screen dell'atto notificato a Corona dalla polizia, si leggono delle vere e proprie intimidazioni: "Non è il caso che venga fuori uno scandalo sui giornali, no? Per il tuo matrimonio, la tua immagine, per il tuo presente e futuro lavoro" e ancora: "Lunedì esce su Falsissimo, arriva a Corona, posso non farlo accadere se mi vuoi venire incontro, blocchiamo tutto e risolviamo in privato, se vuoi farmi un regalino ed essere gentile". 

Federico Monzino e Martina Ceretti avrebbero ricattato Bova

Ma il punto a cui vuole arrivare è un altro. Corona, infatti, non solo si discolpa dalle accuse di chi ritiene abbia violato la privacy dell'attore, ma poi fa emergere un altro che dettaglio che, di fatto, avrebbe incrinato le cose e cioè il ricatto da parte dei due ragazzi a Raoul Bova:

Vogliono darmi il materiale di Bova con l’unico scopo di Far diventare famosa Martina. […] Il consenso me lo hanno dato loro. Il problema successivo quale è stato? Sotto l’effetto di sostanze, Federico Monzino e Martina Ceretti -come mi ha riferito la polizia- hanno contattato Raoul Bova per chiedergli dei soldi in cambio della mancata pubblicazione, all’interno di Falsissimo, del materiale in questione. Il tutto avvenuto totalmente a nostra insaputa. Vale la pena ricordare che le puntate vengono chiuse giorni prima della messa in onda.

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