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Diego Abatantuono dice addio alla sua passione: “Mi dimetto da tifoso del Milan”

Era il grande tifoso Donato in “Eccezzziunale… veramente” di Carlo Vanzina, oggi però Diego Abatantuono si è dimesso da tifoso del Milan: “Mi chiedo perché io debba rinnovare l’abbonamento a San Siro e alle varie piattaforme per seguire le partite”.
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Era il 1982 e Diego Abatantuono si impose nel mondo del cinema e dello spettacolo italiano grazie al film "Eccezzziunale… veramente", diretto da Carlo Vanzina. In quel film, l'attore interpretava tre tifosi: il milanista Donato, l'interista Franco e lo juventino Tirzan. Solo il milanista, però, rappresentava uno specchio fedele nella vita reale di Abatantuono. "Gianni Rivera, ciappa ‘sto pallone e vai in giro per il mondo a insegnare il gioco del calcio" lasciava dire al suo personaggio Donato in un monologo che probabilmente è uno dei suoi più belli. Eppure, dopo le recenti vicissitudini della sua squadra del cuore, l'attore ha deciso di "dimettersi da tifoso del Milan".

Le parole di Diego Abatantuono

Diego Abatantuono, Ambrogino d'oro lo scorso dicembre, si racconta in una lunga intervista a Il Foglio dove spiega le sue ragioni: "Hanno solo l’obiettivo di fare soldi. Perché dovrei abbonarmi ancora?". Critico con la società, l'attore scherza su Gerry Cardinale, fondatore di RedBird: "Gerry, chi? Io conosco solo Jerry Calà". Non ha digerito neanche la cessione di Tonali:

La squadra mi sembra impostata per diventare l’Atalanta: i talenti passano e vanno via. Mi chiedo perché io debba rinnovare l’abbonamento a San Siro e alle varie piattaforme per seguire le partite del Milan. L’obiettivo è solo vendere e fare soldi. Poi mi sento dire, come fai a rifiutare 80 milioni per Tonali? Semplice, rifiuti e tieni il calciatore. Il Milan, tra l’altro, ha un pubblico straordinario, lo stadio è sempre pieno, bisognerebbe dare un segnale positivo o quanto meno se degli 80-100 milioni vogliono darci qualcosa anche a noi, siamo contenti.

Diego Abatantuono ricorda Silvio Berlusconi

È inevitabile che nel corso dell'intervista si finisca a parlare di Silvio Berlusconi: "Un grande presidente. Una persona generosa, la sua regola era quella di portare a casa il risultato. Ognuno di noi ha le proprie idee, specie in politica, ma nel calcio Berlusconi ha avuto tanti meriti. In primis, quello di farci divertire tutte le domeniche. Era un calcio diverso, dove anche noi tifosi ci sentivamo parte di qualcosa, ora vogliono solo i soldi per gli abbonamenti. Ogni stagione alla guida del Milan, c’erano obiettivi concreti e forse, a oggi, è proprio quello che manca alla società. Idee solide e capacità. Berlusconi, a suo modo, ha costruito qualcosa di grande, a livello di immagine del club ha fatto un lavoro straordinario e questo gli andrà riconosciuto per sempre. Non avrà eguali". 

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