Dario Argento dimesso dall’ospedale di Ischia, il regista era ricoverato per una crisi respiratoria

Dario Argento, è stato dimesso dall’ospedale “Anna Rizzoli” di Lacco Ameno, a Ischia, dove era ricoverato dal 14 agosto scorso per una crisi respiratoria. L’85enne regista, famoso in tutto il mondo per capolavori come Profondo Rosso, Suspiria e Inferno, era stato inizialmente trasferito nell’Unità di Terapia Intensiva Cardiologica, in via precauzionale, a causa della malattia cronica con cui convive da diversi anni.
Il ricovero del 14 agosto
Nei primi giorni di ricovero, le sue condizioni hanno tenuto in ansia familiari e fan, ma il successivo miglioramento ha permesso lo spostamento nel reparto di Medicina Generale dell’ospedale isolano, dove ha potuto ricevere cure più mirate senza necessità di assistenza intensiva. Secondo fonti vicine alla famiglia, Argento è sempre rimasto vigile e cosciente, mantenendo il suo caratteristico spirito combattivo anche durante la degenza.
Dario Argento tornato a Roma con la figlia
Questa mattina, da quanto si apprende da fonti di stampa, con il pieno consenso dei medici il regista ha lasciato la struttura ospedaliera a bordo di un monovolume, accompagnato dalla figlia Fiore. Non è stato confermato ufficialmente, ma sembra probabile che la destinazione sia Roma, dove Argento continuerà le cure e potrà riprendersi a casa.
Argento, celebre per aver rivoluzionato il cinema horror con uno stile unico e innovativo, resta una figura amatissima e rispettata non solo in Italia, ma in tutto il mondo. La sua carriera, costellata di film che hanno segnato intere generazioni di appassionati, testimonia l’importanza e l’influenza del suo lavoro, anche in periodi delicati come quello attuale legato alla sua salute.
Nonostante le preoccupazioni dei giorni scorsi, la dimissione dall’ospedale rappresenta un segnale positivo. La famiglia, sempre al suo fianco, continuerà a seguirlo passo dopo passo nel percorso di recupero, mentre i fan potranno tirare un sospiro di sollievo: il regista, simbolo indiscusso del cinema horror italiano, è finalmente tornato a casa, pronto a riposare e a ritrovare la quotidianità lontano dai riflettori ospedalieri.