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Da Amici all’arresto, il racconto di Esa: “Ero depresso e ho iniziato a spacciare, dopo i domiciliari sono rinato”

Esa Abrate fu uno dei protagonisti di Amici 2021, ma dopo quell’esperienza ha vissuto uno dei periodi più difficili della sua vita, durante il quale ha cominciato a spacciare ed è stato arrestato. A raccontarlo è lui stesso su Instagram: “Ho patteggiato, ma per un mese e mezzo ho avuto l’obbligo di firma e sono stato ai domiciliari”.
A cura di Sara Leombruno
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Esa Abrate fu uno dei protagonisti di Amici 2021. Il cantante, che all’interno della scuola era stato seguito da Rudy Zerbi, arrivò al Serale conquistando il pubblico con il suo stile urban e hyp-hop. Dopo quell'esperienza, tuttavia, il giovane artista ha vissuto uno dei periodi più difficili della sua vita, durante il quale ha cominciato a spacciare ed è stato arrestato. A raccontarlo è lui stesso su Instagram.

L'arresto e la depressione, le parole di Esa

Aa distanza di tre dall’accaduto, sui social Esa ha rotto il silenzio sul suo arresto. Dopo l’addio al talent show di Canale 5, il cantante ha vissuto un momento di depressione, che l'ha spinto a prendere scelte sbagliate: "Dopo il percorso ad Amici mi sono fermato per circa tre anni, ho pubblicato ancora delle cose ma poi mi sono fermato. Non è stata una pausa dovuta al blocco dello scrittore, ma stavo male, ero depresso. Mi sentivo vuoto, senza passione, senza quella fame che è stata il motore della mia musica", le parole. A tutto questo, si unì una situazione familiare non semplice: "I miei genitori mi avevano cacciato di casa e non ci parlavamo più. Mi ero legato molto a una persona, ma anche da lei mi sono sentito tradito e mi sentivo solo".

"Spacciavo, ho patteggiato e sono stato ai domiciliari"

In quei momenti, il cantante ha iniziato a "cercare modi per sopravvivere, per riuscire a uscire da questo caos". Alcune scelte lo hanno messo nei guai: "C'è stato un periodo in cui ho spacciato, nel 2022 a dicembre sono stato arrestato per detenzione di droga, 755 grammi, è stato un periodo davvero difficile, complicato, per fortuna la vicenda si è chiusa con il patteggiamento e ho evitato il cercare perché ero incensurato".

Come pena ho dovuto andare a firmare per un mese e mezzo e poi sono stato ai domiciliari. Da lì c'è stata la rinascita, ho fatto un bel lavoro su me stesso dentro e fuori, ho cercato di fare pulizia, ho ritrovato quella forza che mi mancava. Tutto questo ha influenzato molto la mia musica. Prima avevo perso argomenti, ora mi sento di avere tante cose di cui parlare.

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