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Archiviata la querela di Barbara d’Urso a Er Faina, per il giudice non c’è stata diffamazione

La querela per diffamazione sporta da Barbara d’Urso nei confronti di Damiano Coccia, conosciuto sui social come Er Faina, è stata archiviata. Lo youtuber, che aveva definito la conduttrice “imbecille” e “la vergogna della tv italiana”, non andrà a processo.
A cura di Stefania Rocco
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Lo youtuber e influencer Damiano Coccia, meglio conosciuto come Er Faina, non andrà a processo per diffamazione a seguito della querela sporta da Barbara d’Urso. Il gip Giulia Arcieri ha disposto l’archiviazione della denuncia sporta dai legali della conduttrice (ex) Mediaset. Er Faina era stato indagato per avere definito la presentatrice, tra le altre cose, “imbecille” e “vergogna della tv italiana”.

“Affermazioni di cattivo gusto ma in linea con il personaggio”

Er Faina aveva definito “imbecille” D’Urso dopo un video postato dalla conduttrice sui social nel quale, autoironicamente, si dava della “cretina”. “Più che cretina, sei imbecille”, aveva commentato Er Faina in un altro video postato sui suoi canali social. Nelle motivazioni dell’archiviazione, il gip scrive che l’espressione “è di cattivo gusto (anche per il tono aggressivo della voce), ma appare in linea con il personaggio, caricato ed (…) esagerato”. “Nessuno penserebbe mai di considerare davvero la conduttrice una persona di poco valore per le propalazioni di un tale soggetto”, ha scritto ancora il gip.

Che cosa aveva detto Er Faina di Barbara d’Urso

D’Urso aveva deciso di denunciare lo youtuber, ex volto della trasmissione Temptation Island, in seguito a una serie di video pubblicati su Youtuber tra il 2015 e il 2018. In un caso, l’aveva accostata a una “mucca”. In un altro, aveva dichiarato: “È uscita la notizia che quella caldaia di Barbara d’Urso condurrà il Grande Fratello 15”. In un’altra occasione, infine, Er Faina aveva postato la foto di un sacco della spazzatura insieme alla didascalia “Barbara d’Urso, la vergogna della tv italiana”. Nel 2019, la conduttrice aveva deciso di denunciare lo youtuber che finisce per essere iscritto nel registro degli indagati. Ma il pm ha stabilito che l’inchiesta vada archiviata, una tesi sposata dal gip che oggi sottolinea quanto tali espressioni siano “frutto della libera manifestazione del pensiero in chiave sarcastica” e che non mettano in discussione l’onore della d’Urso. Nelle motivazioni dell’archiviazione, il gip sottolinea inoltre che la querela sia da considerarsi tardiva rispetto ai fatti. I video oggetto della denuncia son stati pubblicati tra il 2015 e il 2018. D’Urso decide di denunciare nel 2019, a dieci mesi di distanza dall’ultimo video. Un ritardo, sostiene il gip, che sottolinea che “la conduttrice ha scelto di non dare peso per un periodo ai commenti di Coccia, perché è da ritenersi che sia stata informata, se non direttamente, quanto meno dal suo entourage”, anche in condirezione del fatto che “una che lavora nel mondo dello spettacolo e in televisione, presta attenzione massima ai social network”.

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