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ANSA e Canale 5 scambiano Ivana Spagna con Wanda Fisher: scoppia la lite social alla camera ardente di Ornella Vanoni

Alla camera ardente di Ornella Vanoni, l’ANSA scambia Ivana Spagna con Wanda Fisher. Lo scambio scatena uno scontro social tra le due cantanti che si accusano reciprocamente.
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Un errore alla camera ardente di Ornella Vanoni si trasforma in un caso social che travolge due protagoniste della musica italiana. L'ANSA, immortalando i volti noti giunti al Piccolo Teatro di Milano per rendere omaggio alla grande artista scomparsa, ha scambiato Ivana Spagna con Wanda Fisher. Un abbaglio che ha innescato uno scontro al vetriolo tra le due cantanti, trasformando un momento di lutto in una polemica che ha diviso il pubblico.

Lo scambio che ha fatto esplodere tutto

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Nella didascalia della foto pubblicata dall'ANSA, tra i presenti alla camera ardente vengono citati Fiorella Mannoia, Malgioglio, il regista Gabriele Salvatores, Arisa, la senatrice a vita Liliana Segre, Simona Ventura, Letizia Moratti, Alba Parietti e Francesco Gabbani. Ma quando si arriva a identificare le donne ritratte nell'immagine, la confusione è totale: quella che l'agenzia chiama Ivana Spagna non è affatto lei.

A segnalare per primo l'errore alla redazione di Fanpage.it è Kevin Dellino, che solleva il caso portando alla luce uno scambio che, in altre circostanze, sarebbe potuto passare quasi inosservato. Ma non quando di mezzo ci sono due personalità dal carattere forte come Ivana Spagna e Wanda Fisher.

La reazione di Ivana Spagna: "Questa signora non sono io"

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Ivana Spagna non ci sta e interviene direttamente sotto il post dell'ANSA: "Avrei tanto voluto esserci a dare un ultimo saluto alla Grandissima Ornella ma non posso… e ci tengo a dire che questa signora non sono io!". Ma è quando Wanda Fisher legge il commento di Ivana Spagna che la situazione precipita. In una prima risposta, Fisher scrive: "Sempre gentile Lei Signora Ivana complimenti, neanche in questi momenti si risparmia… adesso l'hai capito che a causa del suo cambio look (da punk a mia somiglianza) questa sua scelta ha solo penalizzato la carriera? Io non sono una ‘signora' ma una sua collega, lo dico anche in una mia canzone… E pensare che l'ho amata e adorata come una sorella… mea culpa nel credere che fosse tutt'altra persona. Non ho parole".

Il colpo finale: "Drizziamo le antenne, spalanchiamo gli occhi"

Nel suo secondo intervento, Wanda Fisher abbandona ogni diplomazia e si lascia andare a una frecciata che sembra chiudere definitivamente ogni possibilità di chiarimento: "Fa benissimo, Ivana Spagna, a chiamarmi ‘signora'. Perché, sorpresa, è proprio ciò che sono: una signora, con tutte le maiuscole del caso. E francamente non posso più sobbarcarmi il pedaggio emotivo di essere scambiata ogni volta per qualcun'altra — come se fossi una figurina da collezione scambiata al mercatino rionale".

Fisher prosegue con un invito provocatorio: "Dunque, mi raccomando: drizziamo le antenne, spalanchiamo gli occhi, allertiamo anche i vicini se serve. Ecco che riparte la giostra della truffa, il romanzo popolare del caso Ivana Spagna/Wanda Fisher, con colpi di scena, sosia involontarie e identità che slittano come tacchi su pavimenti troppo lucidi. Una storia talmente surreale che, a raccontarla, ci sarebbe da ridere — se non venisse da sospirare".

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