Alessandro Preziosi: la carriera da avvocato, il successo con Elisa Di Rivombrosa e il terremoto che gli cambiò la vita

Ci sono vite che sembrano scritte a tavolino, destinate a seguire un binario preciso e rassicurante. E poi, all'improvviso, una svolta cambia tutto. Alessandro Preziosi, classe 1973, sembrava destinato a indossare la toga come generazioni di uomini della sua famiglia prima di lui. Invece, un annuncio sul Corriere della Sera ha riscritto completamente la sua storia.
La notte che gli cambiò la vita: il terremoto del 1980 in Irpinia
Il primo evento spartiacque nella vita di Alessandro, quello che forse ha plasmato il suo destino più di quanto lui stesso possa immaginare, arriva il 23 novembre 1980. Preziosi aveva solo 7 anni e si trovava ad Avellino, dove il padre, Massimo Preziosi, ricopriva la carica di sindaco. Quella sera, mentre giocava sui letti a castello a casa di un amichetto, la terra iniziò a tremare. "Comincia una danza sussultoria e ondulatoria", ha ricordato Preziosi. In quei momenti concitati, la madre del suo amico prese il figlio in braccio, lasciando a lui l'indicazione di seguirli fuori. "Quando sono uscito, mi sono voltato e ho visto una crepa enorme che tagliava in due il palazzo in cui mi trovavo un minuto prima".

Quella devastazione, quell'impotenza di fronte alla forza della natura, hanno segnato per sempre il piccolo Alessandro al punto da ispirare il suo primo film documentario da regista "La legge del terremoto". La famiglia si trasferì a Napoli, ma qualcosa in lui era cambiato. Forse è nato in quel momento il desiderio di vivere intensamente, di non accontentarsi di seguire percorsi già tracciati.
Le pressioni per diventare avvocato e la scelta: essere un attore
La pressione familiare era forte, quasi soffocante. "Discendo da una stirpe di avvocati, sin da bambino ho mangiato ‘pane e diritto'", ha raccontato l'attore. Ha seguito le orme paterne con disciplina, laureandosi in Giurisprudenza presso l'Università Federico II di Napoli con il massimo dei voti e la lode. Ha persino iniziato la carriera accademica come assistente di Diritto tributario all'Università di Salerno.

Ma il destino aveva altri piani. Nel 1996, a 23 anni, fa la sua prima apparizione televisiva a "Beato tra le donne" condotto da Paolo Bonolis, presentandosi con lo pseudonimo di Axel Preziosi. La svolta arriva quando, quasi per caso, legge un annuncio sul Corriere della Sera per dei provini al Teatro Filodrammatici di Milano. "Li ho superati e sono stato preso", racconta con semplicità. Una semplicità che nasconde una verità più profonda: Alessandro stava cercando una via di fuga. "Pur amandola molto, la famiglia mi stava stretta", ha confessato.
L'amore con Vittoria Puccini e il grande rimpianto
Se la carriera ha preso una piega inaspettata e brillante, la vita sentimentale di Preziosi ha conosciuto la gioia più grande ma anche il rimpianto che ancora lo accompagna. Sul set di "Elisa di Rivombrosa", la fiction che lo ha consacrato come sex symbol italiano nel ruolo del Conte Fabrizio Ristori, incontra Vittoria Puccini. Tra loro nasce un amore intenso che dura sette anni e dà vita a una figlia, diventata il centro delle loro vite. Ma quel legame, per quanto profondo, non si è mai trasformato in matrimonio. E su questo Preziosi si assume tutte le responsabilità: "Ci si sposa in due. Con Vittoria non è accaduto, forse per pigrizia o per debolezza. Arriva un momento in cui, se ti ami, ti sposi: punto. Purtroppo io, invece di concentrarmi sul mio rapporto di coppia, ho disperso le forze lavorando come un pazzo".
Dal rifiuto a "Un posto al sole" al coraggio di lasciare "Elisa di Rivombrosa"
La carriera di Preziosi è costellata di scelte coraggiose e di ironie del destino. Nel 1996, prima della svolta, fece un provino per il ruolo di Alberto Palladini in "Un posto al sole". Fu bocciato, e la parte andò a Maurizio Aiello. Una porta chiusa che, con il senno di poi, ha aperto la strada a opportunità ben più grandi: la vera consacrazione arriva nel 2003 con "Elisa di Rivombrosa". Il ruolo, quello iconico del conte Fabrizio Ristori, lo rende un idolo per milioni di telespettatrici. Ma proprio all'apice del successo, Preziosi compie una scelta che lascia tutti sorpresi: abbandona la serie alla fine della seconda stagione. "Volevo esplorare nuovi orizzonti", ha spiegato, "Il mio desiderio di crescere come attore mi ha spinto a lasciare uno show che, per quanto amato, rischiava di intrappolarlo in un unico ruolo."

È questa forse la caratteristica più distintiva di Alessandro Preziosi: la capacità di non accontentarsi, di rischiare, di abbandonare le zone di comfort per cercare sempre nuove sfide. Una curiosità intellettuale che lo ha portato a spaziare dal cinema alla televisione, dal teatro alla regia, fino alla musica, accompagnando come pianista e cantante Nicky Nicolai e Stefano Di Battista al Festival di Sanremo 2005. Oggi, a 52 anni, Alessandro Preziosi è un uomo che ha saputo trasformare le proprie inquietudini in opportunità, i propri errori in lezioni. Un avvocato mancato che ha trovato nel palcoscenico il proprio tribunale, dove, sera dopo sera, continua a difendere la propria scelta di vita: quella di non seguire percorsi già tracciati, ma di creare il proprio personale viaggio.