Williams Di Liberatore: “Techeteche con Guaccero chiude? Falsità. Rai non teme Gerry Scotti contro De Martino”

La Tv in versione estiva si sta rivelando più movimentata di quanto la stagione ci abbia abituati a credere nel corso degli anni. La sfida tra Rai1 e Canale 5 dell'access prime time, la fascia successiva ai Tg, sembra dirci una cosa chiara: anche l'anno prossimo sarà questa la fascia di cui parleremo di più. In queste ore si parla molto della presunta chiusura di Techeteche Top Ten, il programma condotto da Bianca Guaccero che si chiude con la puntata di questa sera, domenica 20 luglio. Abbiamo chiesto chiarimenti a Williams Di Liberatore, da pochi mesi direttore Intrattenimento Prime Time.
Techeteche Top 10 termine questa sera e da domani tornerà Techetechetè. Si tratta di una effettiva chiusura?
Ad oggi è una falsità dire che Techeteche Top 10 chiuda. Si tratta di un programma inizialmente previsto una volta alla settimana, per tutta l'estate. Siccome giorni fa abbiamo deciso di mandarle in onda quotidianamente, abbiamo esaurito le puntate. La nostra intenzione, visti i risultati, è produrne sempre di più. Non ha chiuso, ma ha concluso il suo ciclo naturale.
Si tratta, quindi, di un prodotto che vi soddisfa sotto il profilo dei risultati?
Assolutamente sì, Techetechetè Top 10 performa in varie fasce orarie, è un prodotto low cost interno, ci siamo detti che dopo una riflessione progettuale si potrà valutare come collocarlo, se in seconda serata o fare il prossimo anno Techeteche Top Ten in ciclo continuativo in estate.

Perché non avete deciso di proporre delle repliche?
Abbiamo valutato l'ipotesi di andare a riprendere anche delle repliche e proporle settimana successiva se fosse avanzato tempo. Succede però che il minutaggio di Techeteche Top Ten è più corto della versione tradizionale, quindi non competitivo. Abbiamo quindi pensato di ripartire con Techetechetè.
La scelta di proporre tutte le puntate di Tehceteche con Guaccero è nata come contromossa a La Ruota della Fortuna con Gerry Scotti su Mediaset?
C'è anche una scelta agonistica, naturalmente. Di base abbiamo proviamo a chiederci come potesse andare in continuità, soprattutto in relazione ai buoni risultati che stava registrando. Non volevamo solamente contrastare, ma capire se il prodotto potesse avere una sua dignità e tenere rispetto ai nostri ascolti. D'altronde, contrastare un investimento molto più grande come La Ruota della Fortuna con un prodotto interno, a basso costo, come Techetechetè Top 10, era difficile. Ci interessava vedere come funzionasse.
La percezione è che Techetechetè negli ultimi anni abbia un po' esaurito la sua forza narrativa.
Sì, soprattutto lo scorso anno, quando c'è stato un utilizzo massiccio di teche per l'anniversario 70/100 della Rai, abbiamo notato una flessione chiara. Quest'anno ci siamo ripresi, ma sicuramente non al livello di numeri di anni fa. Trovare una chiave diversa attraverso una narrazione come Top Ten può rappresentare una soluzione che dà soddisfazioni. Ce ne stava dando anche in questo periodo estivo, ma avevamo poche puntate prodotte.
Mediaset pare intenzionata a giocarsi la partita dell'access e contrastare seriamente De Martino ad Affari Tuoi il prossimo anno. La prospettiva vi intimorisce o è sfidante?
Non so come andrà a finire contro Affari Tuoi, sicuramente è sfidante perché è un prodotto diverso rispetto a Striscia La Notizia e quindi una novità. Non mi intimorisce particolarmente, abbiamo un pubblico solido, quello che succederà lo vedremo col tempo, ma Affari Tuoi ci convince. Chiaro che non possiamo pretendere che la concorrenza non ci sia, anzi fa bene e stimola a far meglio, avere un'attenzione maggiore sulle scelte che si fanno.
La sensazione è che su questa faccia dell'access si giocherà il dibattito televisivo nella prossima stagione come successo l'anno scorso. Scotti lancia frecciatine e Mediaset continua a battere sul tema delle accuse ad Affari Tuoi che si avvicinerebbe alla ludopatia. Lei cosa ne pensa?
Noi siamo sicuri del prodotto che facciamo, siamo certi che Affari Tuoi sia inattaccabile. Ci sentiamo molto forti rispetto ai meccanismi di un programma che è un prodotto ibrido di game e intrattenimento, per altro in costante crescita. Quello che ci interessa in questo momento è fare un intrattenimento leggero che sia sempre più la parte principale del programma.

Su De Martino si immaginano tanti progetti. Si parla di un'ipotesi sabato sera di Rai1 contro Maria De Filippi. È solo una suggestione giornalistica?
Ci interroghiamo spesso su molte cose, non ci basiamo sulla concorrenza ma sui contenuti che possiamo ritenere validi. Rispetto al sabato sera, il venerdì o altre prime serate non abbiamo ancora fatto un pensiero su Stefano, il tema non è all'ordine del giorno, ma magari lo diventerà.
Quella che inizia è la prima stagione totalmente di sua matrice da direttore. Su quali novità scommette?
Ci sono due tipi di novità, programmi inediti come Gli Scatenati e Freeze su Rai2, ma anche novità legati ai prodotti in essere che mi porto come eredità. In questo caso penso a prodotti come Boss in Incognito che, con la nuova conduzione di Elettra Lamborghini, avrà variazioni di codice. Se penso invece a Rai1, immagino una grande annata per il ventesimo anno di Ballando con le Stelle, che proveremo ad eventizzare in tutte le sue componenti, o Tale e Quale che va rinnovandosi con un cast di concorrenti che vuole sorprendere.
Su Ballando pensate di riproporre lo spin off Sognando Ballando?
Non so come ci muoveremo in primavera, se ne dovrà parlare con Milly Carlucci, ma sul Ballando classico stiamo cercando di mettere elementi di sostegno multi piattaforma, da RaiPlay ai social, come per Radio 2 radio ufficiale del programma per questo ventesimo anniversario.
Ha citato Freeze e Tale e Quale, si parla di Nicola Savino con un ruolo nello spin off Tali e Quali o negli spin off di Sanremo come il dopofestival e Sanremo Giovani.
Su questo non ci sono gli elementi per poter dare risposte.