Silvia Uras: “Voglio che l’arte dica chi sono, non le etichette. Tra me e Maria Esposito non servono definizioni”

Cantante, attrice e content creator, Silvia Uras è una delle voci più autentiche della nuova generazione artistica napoletana. La sua è una storia di autodisciplina e passione, quella di una giovane che ha scelto di credere nel proprio talento, partendo da Secondigliano e traducendo in arte l’energia del suo quartiere. In quest'intervista a Fanpage, si racconta tra carriera e vita privata: durante il periodo del Covid, riuscì a trasformare la noia e la convivenza forzata con la famiglia in una fucina creativa, iniziando a girare sketch insieme a sua madre che diventarono virali in poco tempo, spingendola a oltre un milione e mezzo di followers. Tra questi, c'era anche Maria Esposito, con cui oggi condivide un legame profondo e genuino, che "non ha bisogno di definizioni".
Vieni da Secondigliano, come credi che il contesto in cui sei cresciuta abbia influenzato il tuo percorso artistico?
La mia è una famiglia di artisti, quindi mi sono sempre dedicata alla recitazione e al canto e lo studio, unito all'educazione ricevuta dai miei genitori, mi hanno sempre permesso di tenermi lontana da certe situazioni. Sono a trasferire nell'arte solo il meglio del mio quartiere: il dialetto, l'energia delle persone, il loro spirito di resilienza. Ad ogni modo, non giudico chi rimane impigliato in contesti sbagliati, perché il rischio di lasciarsi coinvolgere è dietro l’angolo quando non hai un giusto punto di riferimento.
Durante il liceo, poi, hai messo in stand l'arte. Perché?
Facevo il linguistico, la mole di studio era davvero troppo grande e ho dovuto mettere da parte la mia passione per dedicarmi a quel percorso. Subito dopo la maturità, poi, ho iniziato a lavorare come rappresentante commerciale per una nota azienda di aspirapolveri.
Quando hai scelto di iniziare su TikTok?
È stato durante il Covid. Per molti quello fu un periodo duro, per me invece un’occasione per ritrovare la creatività. Iniziai a realizzare video durante il primo lockdown per distrarmi e scelsi di coinvolgere anche mia madre. Tutto avveniva in modo spontaneo, anche se dietro ogni sketch c’era una sceneggiatura pensata e scritta da me, ogni volta mi divertivo a interpretare personaggi diversi. Mamma spesso non sapeva nulla e reagiva davvero alle mie improvvisazioni. La gente ha iniziato a seguirci, è stato tutto inaspettato e meraviglioso.
Che rapporto hai con tua madre?
Quella dei video è stata un’occasione per avvicinarci ancora di più, perché passavamo molto tempo insieme e ci divertivamo, anche se dopo alcuni sketch litigavamo davvero perché mi rimproverava per gli scherzi che le facevo. Come quella volta in cui finsi che un brigadiere stesse salendo a casa nostra, ma ci vogliamo un bene immenso.
Domanda ricorrente quando si parla di social: come gestisci i commenti negativi?
Il mio passato da rappresentante commerciale mi ha aiutata tanto, perché ho imparato ad avere a che fare nel con persone molto diverse tra loro, dai medici ai clienti più umili, e questo mi ha insegnato ad avere pazienza. Quando la maleducazione sovrasta il diritto di esporre una critica, però, semplicemente decido di bloccare. Non voglio farmi influenzare dall’odio.
Molto spesso ti vengono fatte domande sulla vita privata.
Sì, accade da anni e semplicemente scelgo di non rispondere, è il motivo per cui non ho mai reso nota alcuna relazione sentimentale. Credo che nel 2025 non ci sia bisogno di dover dare spiegazioni sulla propria sessualità, preferisco raccontarmi attraverso la mia arte e le cose che faccio, non attraverso etichette di questo tipo.
Negli ultimi mesi si è parlato molto del legame tra te e Maria Esposito. Come vivi tutta questa attenzione?
Con serenità. Non credo ci sia bisogno di specificare cosa siamo o cosa non siamo, non penso che faccia differenza. Quando due persone si vogliono bene, conta l’affetto che le lega, non le definizioni. Capisco la curiosità ed è lecita, ma per me la riservatezza è importante.
Ti va di raccontarci come vi siete conosciute?
Fu lei a seguirmi su TikTok quando cominciai a postare gli sketch comici. Poi la conobbi grazie al suo ruolo in Mare Fuori e quando mi accorsi che mi seguiva, feci lo stesso e le scrissi. Da lì è nato tutto e negli anni il nostro legame è diventato sempre più solido, in modo del tutto naturale.

Sui social avete raccontato che vi sostenete molto a vicenda anche nel lavoro.
È così. È stato anche tramite lei che ho avuto l'opportunità di cantare "Vattelo", che è la colonna sonora del film "Io sono Rosa Ricci", di cui Maria è protagonista. La regista Lyda Patitucci mi aveva conosciuta sul set, visto che avevo spesso accompagnato Maria, e quindi ha chiesto a lei di propormi di essere la voce femminile da affiancare a Raiz per il brano. Mi ha chiamata subito e mi ha parlato di questa opportunità. Siamo state entrambe felicissime, tra noi non c’è mai stata invidia né gelosia.
Devi essere molto orgogliosa dell'impegno che ha impiegato nel nuovo film, allora.
Assolutamente, io conoscevo già tutto, perché le sono stata accanto durante tutte le fasi di lavorazione. È come se fosse anche un mio traguardo e poterne fare parte attraverso il brano è come il compimento di un percorso iniziato insieme mesi fa.
In estate hai anche pubblicato il singolo “Ammor e Nustalgia” con Sau27. Cosa rappresentano per te questi progetti?
Sono tappe importanti. Amo la musica latina e quella napoletana, mi piace mescolare questi mondi e mi auguro di poter recitare o cantare in un progetto che unisca queste due culture, un giorno.

Hai mai pensato di partecipare a un talent?
Sì, sei anni fa ho fatto il provino per Amici, ma non fui presa. Ci rimasi molto male e non ho più riprovato per paura di un'altra delusione, anche se non escludo di farlo in futuro.
Ora dividi la tua vita tra Napoli e Roma. Come ti trovi?
Al momento sono ancora a Napoli, ma vado spesso a Roma per lavoro e anche per andare a trovare Maria, che vive lì da qualche tempo. Faccio su e giù continuamente e spero presto di trasferirmi. Il 23 ottobre sarò sul red carpet della Mostra del Cinema di Roma, è un sogno che si realizza.
Cosa ti auguri per il futuro?
Di continuare a fare arte restando me stessa. TikTok è stata una vetrina molto importante, mi ha portata a calpestare grandi palchi, come quello di Made In Sud nel 2022. Quando la gente mi incontra mi dice che sono più timida di come appaio nei video, ma credo sia anche questo il bello: riuscire a mostrare noi stessi in toto, in tutte le nostre sfumature.