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Sammy Barbot: “Fui travolto dal successo, sul palco mi lanciavano i reggiseni. Felice di essere testimone di Geova”

Sammy Barbot è stato uno dei volti più amati della tv degli Anni Settanta-Ottanta, in cui conquistò un successo straordinario con programmi come Piccolo Slam, Popcorn e Happy Circus. Allontanatosi dal piccolo schermo oggi si occupa di musica ed è diventato testimone di Geova.
A cura di Ilaria Costabile
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È stato uno dei volti più noti della televisione degli Anni Settanta, cantante, ballerino e presentatore Sammy Barbot ebbe un successo clamoroso sul piccolo schermo, poi diluito nel periodo in cui dalla tv si è allontanato. Oggi continua ad occuparsi di musica, ed è testimone di Geova, come racconta in un'intervista dove alla soglia dei 70 anni non cambierebbe nulla della sua vita attuale.

Da deejay al successo in TV su Rai1

Chi lo ricorda in tv, lo rivede accanto a Stefania Rotolo, sua partner nei programmi che diedero loro la notorietà e di quel periodo ricorda tutto con estrema lucidità, come racconta al Corriere della Sera:

Ero dj in una locale, mettevo dissi e ci cantavo sopra. Mi vide un produttore. Perché non proponiamo la stessa cosa in tv?. Marcello Mancini, il fidanzato di Stefania, ebbe l’idea di metterci in coppia. Il programma se lo inventò Bruno Voglino. Il successo arrivò all’improvviso. Siamo stati travolti dall’oggi al domani. Non riuscivamo più a girare per strada senza essere assaliti. Per cenare sceglievamo ristoranti fuori città. Una volta per arrivare a un concerto, mi sono sdraiato sul sedile posteriore con una coperta sulla testa. Sul palco mi lanciavano di tutto, anche i reggiseni. Allora era tutto esasperato, c’era chi si faceva venire crisi di pianto per l’emozione.

Però, ben presto, finì il connubio con Stefania Rotolo, morta di tumore a soli 30 anni: "Il primo segnale che qualcosa non andava lo ebbe durante un nostro balletto. Stavamo per eseguire un casqué. Io la reggevo col braccio sinistro, lei col destro doveva aveva aggrapparsi al mio collo. Non ci è riuscita ed è caduta a terra. Non aveva più forze. La portarono al pronto soccorso, le fecero le prime analisi, qualcosa non andava purtroppo". L'ultimo saluto con la sua partner televisiva, nonché amica, lo ricorda ancora: "Aveva sul corpo tutti i segni della malattia, si vedeva che era grave. Ci siamo parlati con lo sguardo, l’ho abbracciata, mi ha sorriso". 

Il passaggio a Mediaset e il ritorno in Rai con Happy Circus

Eppure, la sua prima apparizione televisiva, lo vide accanto ad una grande artista dello spettacolo italiano, Mina, che lo aiutò in un momento di difficoltà per cui andò completamente nel pallone: "Ero un ragazzino, mi scritturarono alla Bussola per aprire un suo concerto, avevamo due camerini vicini dietro al palco. Per l’occasione mi ero comprato uno smoking bianco. Pochi minuti prima di entrare in scena saltò un bottone. Ero disperato. Passò Mina e mi disse non ti preoccupare ci penso io, si sfilò una forcina dai capelli e fermò il bottone, ma bucò il mio smoking". Poi, dopo la Rai, arrivò Mediaset con Berlusconi che andò a bussare alla sua porta: "Mi propose un programma per giovani, in quel momento ero il numero 1. E abbiamo inventato Popcorn su Canale 5". Un idillio che non durò molto poiché a causa di certe incomprensioni, se ne andò: "Troppe intromissioni. Lui vedeva le cose in un certo modo, io no. Così ho mollato".

Dopo qualche tempo tornò in Rai con Happy Circus: "Con quasi 10 milioni di telespettatori resta il programma del pre serale più visto della tv", ma dopo quella parentesi decise di lasciare la televisione, sebbene un grande amico come Renzo Arbore gli disse che sarebbe stato difficile rientrare e, infatti, così fu. "Mi sono dedicato alla musica, quello che amo di più. Giro il mondo con mia moglie a fare concerti alle Convention, mi cura un’agenzia di New York" racconta al Corriere, dicendo di non avere nostalgia di quel periodo: "Sto tanto bene così. La popolarità la paghi". 

Sammy Barbot testimone di Geova

Uno scossone alla sua vita l'ha avuto diventando testimone di Geova: "Negli Anni 80, all’apice del successo, avvertivo un vuoto spirituale in me. L’ho colmato con la parola Dio". E alla domanda se anche lui è uno di quelli che bussa alle porte, il cantante risponde candidamente: "Certo, fa parte della nostra missione". Tante, dice che sono le cose inesatte sulla sua religione, ma di certi divieti dice di essere contento, come il non dover festeggiare il compleanno: "Sono felice di non doverlo fare, è una scocciatura pazzesca. Faccio festa quando mi pare, senza aspettare quell’unico giorno dell’anno". Oggi è felice: "Non cambierei la mia vita con un’altra" e in televisione, forse, tornerebbe: "Sì, non è incompatibile con la mia religione. Ho rifiutato molti reality soltanto perché non mi piacciono. Se arriva qualcosa di meglio potrei pure dire di sì". 

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