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“Rifiutai 34 milioni di dollari per Rambo 4”, per Sylvester Stallone è giunta l’ora dei rimpianti

L’attore si racconta in una bellissima intervista a THR tra gioie, delusioni, successi e flop clamorosi. Il 13 novembre esce la sua prima serie tv da protagonista su Paramount+.
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Sta per scoppiare di nuovo la Sly-mania. Il 13 novembre sarà distribuita su Paramount+ la sua prima serie tv da protagonista, "Tulsa King" e per l'occasione, Sylvester Stallone si racconta a The Hollywood Reporter. Per l'attore, 76 anni, è un momento nuovo dal punto di vista della carriera, impegnato ancora una volta a rinfrescare la sua aura da divo di Hollywood balzando da una piattaforma all'altra. Dopo "Samaritan" (bocciato dalla critica, ma tra i più visti su Prime Video) ora prova una serie che incrocia "I Soprano" e "Yellostone" unendo Terrence Winter e Taylor Sheridan, le menti dietro i prodotti citati. Ma è anche il momento dei rimpianti: "Ho rifiutato 34 milioni di dollari per Rambo 4, che stupido" e delle occasioni mancate. Ecco le sue parole.

Le parole di Sylvester Stallone

James Hibberd, autore dell'intervista, chiede a Stallone se sente il peso dell'età che avanza. Sly non ha dubbi:

Mi sento un immaturo. Sono sempre stato contrario alle citazioni tipo "dimostra la tua età" oppure "invecchia con grazia". Come si fa ad invecchiare con grazia? Non c'è più niente di grazioso in te. Allora più invecchio, più cerco di abbracciare il mio bambino interiore. Sento la mia età solo perché ho avuto un sacco di infortuni: cinque operazioni alla schiena, tre al collo, a entrambe le spalle, ginocchia, caviglie, le mani. Più di 25 volte sono stato messo fuori gioco. Ma dopo un po' di riscaldamento, mi sento ancora bene. Nessuno mi mette fuori gioco.

Stallone in Tulsa King
Stallone in Tulsa King

I rimpianti di Sylvester Stallone

Sylvester Stallone, oggi, giudica negativamente un periodo della sua carriera. Quello a cavallo tra la fine degli anni '80 e l'inizio dei '90, dove ha sempre detto di aver fatto brutti film:

Mi sento come se avessi perso un sacco di tempo. Ora mi rendo conto che nella pistola sono rimasti solo pochi proiettili. Pochissimi. Quando sei giovane, spari a casaccio in modo selvaggio e speri di colpire qualcosa. Ora non ho il lusso di mancare, specialmente con la famiglia e i bambini. Trovo che sia il mio più grande rimpianto. Tutti dicono: "Vorrei aver mostrato di più amore" o "Vorrei aver trascorso più tempo con i bambini". Sto guidando quella barca. Questo è uno dei motivi per cui ho fatto il reality show per il quale ho preso un sacco di merda. L'ho fatto perché ho pensato potesse essere l'ultima cosa ‘casalinga'.

I film, le delusioni e i 34 milioni di dollari a cui ha detto no

A questo punto, l'intervista prende una piega molto spassosa con Sylvester Stallone che fa la lista dei film che gli hanno spezzato il cuore. "Witness fu un errore" ma soprattutto "Fermati, o mamma spara" che Stallone accettò solo perché aveva sentito che era stato contattato Schwarzenegger, come confermato dallo stesso Arnold. Ora i due sono grandi amici, ma all'epoca tra i due c'era una forte rivalità. E poi i 34 milioni di dollari rifiutati per Rambo 4, che con l'inflazione dell'epoca fanno 84 milioni di dollari, oggi.

Stavamo facendo Rambo III e pensavamo che sarebbe stato il più grande successo di sempre, prima che uscisse. Ero stato già pagato una fortuna per farlo. Così, i produttori mi dicono: "Facciamo anche Rambo IV". Loro dicono: 34. E io rifiuto. Che idiota!

Ma Sylvester Stallone rivendica anche film che ha amato fare e che per un motivo o per un altro sono stati un insuccesso: "La vendetta di Carter mi sembrava un film buono, anche Cop Land speravo andasse meglio". 

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